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nonè limitataalla solabibliografia,macomprendepureunabreve spiegazione storica
della fonologia e dellamorfologia, risalente fino allematrici latine.
Nelmarzodel 2015, quandoavevogià scritto i capitoli “Fonemi, suoni e scrittura”,
“I segni delle varie categorie sintattiche” e “Le costruzioni sintattiche”, laConsulta
per il dialettoparmigianomi contattò invitandomi aparteciparecome relatoreal con-
vegnodaessaorganizzato“Il dialettonel terzomillennio?”, che si è tenutonell’Aula
Magnadell’Universitàdi Parmaduemesi più tardi. Iniziai così a frequentare i cultori
del dialettoGiuseppeMezzadri, coordinatoredellaConsulta, eGiovanniMori,mem-
brodellaConsultaegiàdocentediChimicaanaliticaall’Universitàdi Parma, instau-
randoun rapportoproficuo: discussi con loropiùvoltedei problemi dellagrammatica
del parmigiano, ricevendo suggerimenti preziosi chemi permisero di “ripensare” il
mio testo, conparticolare riferimento alla fonologiadel dialetto e almododi rappre-
sentarla nella grafia.
Decisi così di non limitare ilmio lavoro futuroalla stesuradel capitolo sul lessico,
cheancoramancava,madi procedere insiemeadun rifacimentocapillaredei tre scritti
in precedenza, mirando sia ad approfondire e precisare i diversi aspetti dell’analisi
grammaticale, sia a rendere il testo più scorrevole e comprensibile. Ultimato il libro
nelmaggiodel 2016, durante levacanze estive lo sottoposi aduna revisioneulteriore
e successivamenteneverificai i dati dialettali piùproblematici consultandomi siacon
gli stessiMezzadri eMori, siaconaltri conoscitori del dialettoparmigiano, chevoglio
ricordaree ringraziare:AntonioAbbati,LauraAbbati,MaurizioBenecchi,FaustoBer-
tozzi,LucianoBertozzi,GiorgioCapelli,ClaudioCavazzini,UmbertoCeci,Giuseppe
Galaverna, Giuseppe Gennari, Maurizio Landi, EnricoMaletti, AlbertoMichelotti,
LuigiMistrali, LucianaNicoli, BrunaPapini,MaurizioTrapelli, SergioZoni.
Ritenendo utile illustrare la riforma ortografica di questo libro sulla base di una
“riscrittura” di testi in dialetto parmigiano redatti secondo la grafia tradizionale, ho
inserito alla fine (pp. 301-314) l’appendice
La scrittura dei testi
, nella quale si pro-
pongono alcuni componimenti nella grafia originaria e si aggiungono per ciascuno
di essi duediversevarianti conformi ai principi dellanuovagrafia: unaper lepersone
che sanno il dialetto, utilizzabileancheper una lettura silenziosa, edunaper ladidat-
tica del dialetto.
Mi sono limitato a pochi esempi, in quanto rientra tra i progetti futuri dellaCon-
sultaper il dialettoparmigiano la compilazionedi un’antologiadi testi dialettali cor-
redata di un glossario “dialetto parmigiano-italiano”, con la quale si mira a rendere
più “concreto” lo studio del dialetto, aiutando a fissarnemeglio le regole grammati-
cali.Unodei sostenitori piùconvinti dell’opportunitàdi una tale iniziativaèGiuseppe
Mezzadri, che nel corso degli anni ha raccolto e trascritto numerosi testi della tradi-
zioneorale, pubblicandoneunapartenel “Lunarioparmigiano” enei suoi libri su te-
matiche parmigiane: lui stesso potrebbe mettersi presto al lavoro insieme ad altri
cultori del dialettoper scegliere i testi di questa antologia ed approntare sullabasedi
essi il glossario.
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