AGNETTI - Nuova cucina delle specialità regionali - 1909 cop

*95 che i convitati non si trovino pi g i a ti gomito a gomito tra loro, ma si possono sedere comoda– mente. Trat tandosi però di pranzi di gala, so– pratutto se vi debbono intervenire numerosi i n– vi tat i, si adotta generalmente la mensa a forma di T o d i ferro d i caval lo. Ol t re però a l la mensa, nel la sala da pranzo deve essere posta un'al tra tavola più piccola, preferibilmente a parecchi piani, nel la quale si posano i piat ti e le posate di ricambio, i v i ni pre– l ibat i, i l iquor i, e tutto quel lo che si riferisce a l l ' u l t ima portata, o, come si dice comunemente e barbaramente, al dessert. Tut to ciò che serve a imbandire la mensa deve esser e l indo, pul itissimo, e del mi g l ior ge– nere. Il modo di disporre e di adornare la tavola segue molto la moda, ma risponde sopratutto al buon gusto di chi se ne incarica. I coperti devono esser e disposti con regola– rità e simmetria. U na vol ta si usava porre da– vanti ad ogni convitato due o tre p i a t t i: ora l 'uso comune, più semplice, più comodo e più elegante , è di mettere un solo piatto, che si so- stituisce naturalmente ad ogni portata con un

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