APICIO - De arte coquinaria - 1852 copia
DELLE EDIZIONI DEGL' ILLUSTRATORI E DELLE VERSIONI » DI CELIO APICIO - f i - J c © . ^ Il testo di Ce l io Ap i c io fu pr imamente scoperto, insieme con gli scol i di Por f l r i one ad Or a z i o, da En oc d ' As c o li ne l l ' i so la di Mega l ona presso a Montpe l l i er, sotto i l pont i f icato di Nicolò V. Ma da quel tempo corse poi mezzo secolo p r ima che fosse pubbl icato per v ia di stampa. La p r ima edi z ione fu fatta nel l 'anno Ì498 in Milano da Biagio Lancilotto (o Lanciloto, come vi è scr i t to), cui t i pi di Gug l i e lmo Le S i gne r r e, in formato di quar to. Di questa edizione v ' hanno due for– me, la cui di fferenza sta però solo nei due p r imi fogl i. In una i l t i tolo è Àppicius Cnlinarhis} ne l l ' a l t ra Àpicius in re quoquinaria j quel la è cor r eda ta da una l e t t e ra, con cui il Lanc i l o t to la dedica a Bar t o l omeo M e n i l a; l ' a l t ra in vece è da l ui medesimo offerta a Gi ovanni Mo l lo segretar io ducale, ed ha sogg i unti al la l et tera a l cuni versi d ' An t on io Mo t ta e di Be r na r d i no Mo l l o. Da qual testo a penna traesse il Lanc i l o t to questa edi z ione, non credo che si conosca., essa discorda nel la lezione del codice va t i– cano, di cui toccheremo fra-poco, quanto basta per most rare che uscì da a l t ra fonte ; e nel lo stesso tempo concorda con esso quanto è sufficiente a dare argomento de l la bontà d'ambedue i test i, e ad assicurare per molte p a r ti la lezione. Anche in Vene z ia nel la l i b r e r ia del Canon i ci esisteva un codice membranaceo d ' Ap i c i o, il quale, per test imoni anza del Mo r e l l i, conveniva in tut to con la l ez i one data dal L a n c i l o t t o: era però scr i t to nel secolo X V. Probab i lmente conserverassi ora in Ox f o rd insieme con le al tre r i cchez ze di quelja l i br e r i a. Due r i stampe de l l ' edi z ione mi lanese d ' Ap i c io furono fatte di là a non molto in Vene z i a. La pr ima uscì nel 4500, o in quel torno, per cura di Bernardino (de V i t a li ) Veneto, in 4.° senza ind i z io d'anno. Vi compar iscono uni te con Ap i c io le due operette di Svetonio sui cele– b ri g r amma t i c i, e sug l ' i l l us t ri r e t or i. Il Be r nho ld giudicò questa l ' edizione or iginale d ' Ap i c i o: ma, per avviso del P a n i e r, del lo Schwe i ge r, del B r un e t, ec. essa non dee
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