APICIO - De arte coquinaria - 1852 copia

23i D E L LE ED I Z I ON I D E G L ' I L L U S T R À T O Ei 2 32 r i f e r i r si che al 4500, o in quel t orno. E qui dobbiamo notare un al t ro e r r o r e, i n cui cadde i l Be r nho ld nel r eg i s t r a re le var ie ed i z i oni d ' Ap i c i o. Ricordò egli e mi nu t a– mente descrisse un ' a l t ra edi z ione mi lanese, c ui riportò al l 'anno d490. Questa edizione in tutto non esiste, come mostrò di l igentemente G . Got t l ob L u n ze (Decad. Moniment. typogmph.^ Lipsiae 1799, 8." p. 27) , e fu giudicato dal P a n z er e da tut ti i mode rni s c r i t t o ri di bibl iograf iche cose. Qu i n di è che le va r ie l ez i oni reg i st rate dal Be r nho ld siccome tratte da questa edi z i one, appartengono i n vece al l ' edizione mi lanese del 4498, a cui conviene ez i andio l a descr i z ione da l ui offertaci di quel l i bro. L ' e r r o re fu, per quanto pare, del Goe z io che fece que ' r i s c on t ri e l i donò al B e r n h o l d; nè è g r an ma r a v i g l ia che queg l i, atteso a"col lazionare accuratamente i l testo, siasi poi fidato d ' una sola occhiata quanto al la d a t a; ed abbia r i f er i to, come numero de ' g i o r n i, a l mese ciò ch' era da agg iungere al numero degli ann i, ma n' era di sg iunto ne l la stampa da insol i to interva l l o. 4503 — Apicii Caelii de re coquinaria libri X —Venetiis per Joannera de Cereto de Tridino^ 4503, i n 4.° E ' questa l a seconda r i s tampa di Ap i c i o, secondo il testo l anc i l ot t i ano. Non è però una sempl ice r i pe t i z i one del l ' edizione or iginale mi l a– nese: fu d i r e t ta anche questa dal Lanc i l o t to medesimo, i l qual forse l a collazionò nuovamente c o l testo a penna, e tolse a l cuni e r r o r i, e r i empi qualche vano. Anche in questa manca sovente l ' i n t e r punz i one. 4544 — Caelii Apitii, stimmi adulatricis medicinae artificisj de re culinaria libri Xrecens e tenebris ertiti et a mendis vindicati typisque summa diligentia excusi ( cura A l b a ni T o r i n i) — Bas i l eae 4544, 4.° min. A d Ap i c io s 'aggiunge i n questa edi– zione i l trat tato d i Gi ovanni Damasceno su i condimenti, e quel lo di Pao lo Eg i n e ta su le virtù de' cibi, t rado t ti dal lo stesso T o r i no, e l 'opera del cremonese P. P l a t i na, De tuenda valetudine, natura rerum et popinae scientia. In questa edizione i l testo fu sformato a segno che i n vano v i si cerca Ap i c i o. N a r ra i l To r i no nel la prefazione che dodici anni p r ima, essendo eg li ne l l ' i so la d i Mega l ona presso a Montpe l l i er, g l i era venuto a mano un ant i co testo a penna di Ap i c i o, ma guasto i n modo che ogni paro la era mostruosamente sf igurata ne ' suoi l i neament i; sicché quanto fu grande i n lui a p r imo tratto i l piacere del la scoperta, al t ret tanto fu poi i l dolore e lo sconforto vedendone disperata l a l e t tura. Venuto intanto a sapere che da c inquant ' anni i nnan zi s'era pubbl i cata l a stessa opera i n Ven&z i a, ne cercò un esemp l are; ma t rovato l o, lo v i d i, scr i ve eg l i, più guasto ancora nel la lezione che i l codice megalonese, tanto che può affermarsi che nè l 'uno nè l ' a l t ro dei due che hanno t r a s c r i t ti quei testi ne i nt e– sero s i l l aba. Io per me , conchiude, avrei deposto i l pensiero d i r i stampare Ap i c i o: ma ha dovuto cedere ag li st imoli de ' cur i os i; sicché l 'ho,emendato (epotea dire quasi r i f at– to) al la megl io ed in fretta, spesso senza l'appoggio d'alcun testo. 4544 — Coelii Apicii, eie. Lugduni apud Sebastianum Gryphium, 4544, 8.° E* sempl ice r ipet i z i one del l 'edizione precedente d i Bas i l ea secondo l a cor r ez i one del Tor ino. 4542 — Apicii Coelii de opsoniis et condimenlis, sive arte coquinaria, libri X.

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=