APICIO - De arte coquinaria - 1852 copia

2 3 3 E D E L LE V E R S I O NI D I C E L IO A P I C IO 23 4 Item Gabrieìis Humelbergii medici physici Isnensìs in Apicii Coelii libros X anno– tations — Tiguri in officina Froschoviandj 4542, 4. ° min. E ' q u e s ta Pedi z ione or i g ina le de l l 'Hume l berg i o, i l cui testo f u poi costantemente conservato i n tut te l e edi z i oni seguenti insino a d ora. « Essendo, di c ' eg li nel la prefazione, i l i b ri d 'Api c io cor rot t i ss imi d i sorte che non v* è faccia nè verso che non sia guasto mostruosamente, da non potersene cavare alcun senso, h o posto mano a d emenda r l i: veggo però r e – stare ancor molto all ' ingégno e al la di l i genza a l t ru i. I l Ba r t h io (Advers., p . 4576 ), che non sapea forse quant ' ol t re fosse andata l ' audacia del To r i no nel mutare l a lez ione de ' cod i c i, biasimò l 'Hume l be r g io d ' essersene troppo a l l ontanato; i l lodò tuttavia pe r alcune felici conget ture. E questa lode e quel biasimo sono i n parte g i us t i, non i n quanto lasciò l a scor ta del To r i no, che non doveva segui rs i, ma i n quanto s i dilungò anch' eg li pi ù volte da ' codi ci e dalle vecchie edi z i oni senza alcuna necessità n è conve– n i enza, molto però emendando con sano g iudi z i o. Sarebbe stato bene eh' egli avesse indicato g l i a i u t i, d i cui giovossi nel suo l avoro, perchè delle mut az i oni d a lui i n t r o– dotte s i potesse almeno sapere qua li par t i vano dall'autorità de ' codici e quali dalle sue conget ture. Ma eg li non nominò mai alcun testo nè a penna nè a stampa, e contentossi di notare qua e là , che, secondo un antico testo 0 manoscr i t to o stampato, s i dovea emendare o d agg iungere così e così; e ne ' l uoghi pi ù guast i, confondendo l'autorità sua con l a fede dei test i, dichiarò solo ch e parte pe r fede d» an t i chi esemplari e ' par te per g iusta conge t tura s i dovea leggere secondo ch' ei proponeva. De l le edi z i oni prece– dent i, non s o se vedesse quel la de l T o r i n o; m'a vide certamente l a mi lanese, d i cui r iempie i vot i, e l a veneta, con cui l i r iempie. P a r la ez iandio qualche volta d i testi a penna, ma non dice qual i. N è l 'essersi adoperato pe r emendare i l testo è i l solo ser– v i g io che l ' Hume l be rg abbia renduto ad A p i c i o; poiché v 'aggiunse copiose note, nel le quali però s i manifesta medico, siccome egli era, pi ù ch e filologo. 4705 — Apicii Coelii 3 etc. libri X cum annotationibus Martini Lister e medicis domesticis Ser. Maj. Heginae Annae 3 et notis selecliorihus variisque ìectionibus iute- gris Humelbergiij etc. — Londini Bowyer 4705, 8. ° D i qtresta ed i z i one non furono t r a t ti che cento e venti esemplari a d uso del la reale famigl ia, sicché f u sempre r a r i s– s ima. D i c h i a ra i l L i s t er d ' a v er conservato i l testo dato daHHume l b e rg ; e d effettiva– mente l e differenze sono l ievissime, i n g r an parte e r r o ri t ipograf i c i, non emendaz i oni introdot te. Confessa eg l i, lontano d a ogni i at tanza, d i non aver veduto a l cun testo a penna di Ap i c i o, nè al cuna ant i ca edi z ione, neppur l a veneta del 1503, ch'ei falsamente credette la principe. Ci ò no n ostante corresse pe r conget tura nel le note qualche e r r o r e, i n cu i er a scorso l ' Hume l k e r g, e a l l ' e rud i z i one medica aggiunse qualche osservazione filologica intorno a l senso, comechè rar i ss ima. 4709 — Apicii Coelii, etc. libri X cum annoi. Martini Lister el notis sete- ch'or, variisque lect. intégrés Humelbergii^ Barthii, Reinesii^ A. van der Linden et aìiomm, ut et variarum lect. libello — Amstelodami ap. Janssonio — Waesber- gios 1709, S." — L a grande rarità del la precedente edi z ione del L i s t e r, indusse i l i ans son a questa r i stampa che dedicò ftl'o stesso L i s t e r, e corredò d i molte agg iunte ,.

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