APICIO - De arte coquinaria - 1852 copia
235 D E L L E E D I Z I O NI D E G L 1 I L L U S T R A T O RI a 36 per mode che andò a far parte del la co l lana de ' C l as s i ci cum notis variorum, ed è tut– tav ia la pia r i c ca edi z ione d ' Ap i c i o. In fatti vi fu prosegui to lo spogl io degli aut o ri che qua e la nelle l oro opere aveano cor ret to o spiegato qualche luogo d ' Ap i c i o; fu a r r i c ch i to V indice, ciò che più impo r t a, vi si aggiunse il r i scont ro del testo con un vecchio codice che fu un tempo del duchi d ' U r b i no e passò poi ne l la bibl i oteca va t i– cana, scr i t to in cara t t e ri somi g l i ant i ss imi a que l li del codice fiorentino delle Pande t t e. I l celebre Gi ovanni A l be r to Fa bb r i z io aveva fatto sapere (e il pubblicò in una no ta a l la sua Biblioteca Latina) ch'ei possedeva un esemplare de l l' edizione lionese d ' Ap i– cio, donatog li da En r i co Vo l cmaro Sche r z e r, in cui erano notate le var ie l e z i oni del detto codice vat i cano; e d i chi aravasi pronto a farne par te a chi avesse voluto i n t r a– prendere un ' ed i z i on nuova del lat ino scr i t tore. Ondechè r i vo l tosi a l ui Teodoro Jansson potè a r r i c ch i re di questo impor tante ornamento la p r op r ia edi z ione. Cotesto codice vat icano concorda, come ho già notato, in g r an parte col testo del L a n c i l o t t o; e, dove d i scorda, il più delle volte m i g l i o r a: sicché mer i terebbe che se ne facesse più conto di quel lo che se n'è fatto s in ora. Pecca to che anche questo sia mal concio e guas t o! 4787 — Marcobreitae (Ma r kb r e i t) ed. Joa. Mich. Bernhold. typ. J. Fai. Kuen- lein, 8." m i n. — E" un eccel lente compendio, non senza qualche mi g l i oramento, del la edi z i one olandese. Fu col laz ionato il testo con l ' edi z ione or i g inale d e l l ' Hume l b e r g, e t o l ti così a l cuni e r r o ri e r i empi te al cune mancanze del la olandese; le var ie l ez i oni del codice vat i cano vi si diedero r i scont rate di nuovo da And r ea Goez io di N o r i m– b e r g a; a queste s aggiunse il confronto con 1' edi z i one principe, e tutte le mut az i oni int rodot te da l l ' Hume l be r g io e dal L i s t er r idot te in due t avo l e; fu premesso un elenco del le ed i z i oni d ' Ap i c i o; e fu nuovamente a r r i cch i to l ' ind i ce delle cose e dei vocabo li d ' Ap i c i o, raccog l i endovi tutto ciò che, di buono ed ut i le per l ' i n t e l l i genza del testo, t rova vasi sparso qua e là per le no t e: la vana erud i z i one med i ca, di cui r iboccavano le note del l' Hume l be r g io e del L i s t e r, fa levata affatto. Il me r i to pr inc i pa le di questa edi z ione, confessa i l Be r nho ld che è dovuto al Goez i o, il quale partecipò a l ui tut to ciò che avea preparato per una nuova edi z i one d ' Ap i c i o. 4791 — Baruthi et Lubecae 4794, 8°. E x una r i pe t i z i one del la precedente. 4800 — Ansbachii ed. Haueisen 4800, 8.° E ' n u o va r i pe t i z i one de l l ' edi z i one „ di Ma r kb r e i t. O l t re ag l ' i nt e rpr e ti d ' Ap i c io che furono r ac co l ti dal L i s t er e dal Jansson, è da r i co r da re u n' operetta stampata nel 1534 da l l 'Egeno l fo in Fr anco f o r te col t i tolo di Scholia Apiciana Polyonymi Syngrapheis e un certo l i br e t to di cuc i na, stampato anch ' e s so in Franco f or te dal medesimo Egeno l fo nel 1531, col t i t o l o: Fon Speisen. Natiirlichen und Kreiterwein aller Ferstandt. Uber den Zusatz viler bewerler Kiinst, imonders fleissig gebessert und corrigirt aus Jpitio, Platina, Farrone, Bapt. Fiera cet. Nu l la d ime no ciò che può t rarsene a i l lust raz i one d ' Ap i c io è pochi s– simo. Assai più impor tante è la Flora Apiciana di J . H. D i e r ba ch (Heidelberg 1831, 8.° gr., in c ui si offrono aiuti per meglio conoscere i cibi usati dagli antichi Romani, con ispectale considerazione dei libri di Celio Apicio.
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