ARTUSI - Scienza in cucina - 1891 copia

133 sta e cuocetelo al forno : sformatelo caldo e mandatelo subito in tavola. Con grammi 300 di maccheroni e due piccioni fa– rete un timballo per dieci o dodici persone se non sono forti mangiatori. Volendo, potete anche dargli la forma di pasticcio come quello del N. 215. 176. - Tordi colle olive I tordi e g li altri uccelli minuti in umido si possono fare come i piccioni N. 172. Le olive indolcite, state cioè in salamoia, si usano mettere intere col loro noc– ciolo quando i tordi sono a mezza cottura. Ma i l noc– ciolo è meglio l eva r l o: con un temperino si fa della polpa un nastrino, che, avvolto a spirale sopra sè stesso, par che formi un' oliva intera. Una volta furono regalati sei tordi a un signore i l quale, avendo' in quei giorni la famiglia in campagna, pensò di mangiarseli arrostiti a una trattoria. Erano belli, freschi e grassi come i beceaflchi e però, stando in timore non glieli barattassero, li contrassegnò ta– gliando 101¾ la lingua. I camerieri entrati in sospetto cominciarono ad esaminarli se segno alcuno apparisse e, guarda guarda, aiutati dalla loro scaltrezza, lo r i – trovarono. Per non la cedere a furberia o forse per– chè con essi quel signore si mostrava soltanto largo in cintura, — Gliela vogliamo fare — gridarono ad una voce; e, tagliata la lingua a sei tordi de' più magri che fossero in cucina, gli prepararono quelli serbando i suoi per g li avventori che più premevano. Venuto l'amico coll'ansie'tà di fare in quel giorno un ghiotto mangiare e vedutili secchi allampanati, cominciò a stralunare g li occhi e voltandoli e rivoltandoli fra sè diceva: — Io resto ! ma che sono proprio i miei tordi

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