ARTUSI - Scienza in cucina - 1891 copia

8 come si usa in Romagna, ove trovereste nel citato giorno degli eroi che si vantano di averne mangiati cento; ma c'"è il caso però di crepare come avvenne ad un mio conoscente. A un mangiatore discreto ba– stano due dozzine. A proposito di questa minestra v i narrerò un fatte– rello, se vogliamo di poca importanza, ma che può dare argomento a riflettere. Avete dunque a sapere che di lambiccarsi il cer– vello su' l i b r i, i signori di Romagna non ne vogliono saper buccicata, forse perchè fino dall' infanzia i figli si avvezzano a vedere i genitori a tutt' altro intenti che a sfogliar l i b ri e fors' anche perchè, essendo paesi ove si può far v i ta gaudente con poco, non si crede necessaria tanta istruzione ; quindi i l novanta per cento, a dir poco, dei giovanetti, quando hanno fatto le ginna– siali, si buttano sull' imbraca e avete un bel tirare per la cavezza che non si muovono. F i no a questo punto arrivarono col figlio Carlino, marito e moglie in un v i l– laggio della bassa Romagna; ma il padre che la preten– deva a progressista, benché potesse lasciare i l figliuolo a sufficienza provvisto, avrebbe pur desiderato di farne un avvocato e, chi sa, fors'anche un deputato, perchè da quello a questo è breve i l passo. Dopo molti discorsi, consigli e contrasti in famiglia fu deciso i l gran d i– stacco per mandar Carlino a proseguire g li studii in una grande città, e siccome F e r r a ra era la più v i c i na per questo fu preferita. Il padre ve lo condusse, ma col cuore gonfio di duolo avendolo dovuto strappare dal seno della tenera mamma che lo bagnava di pianto. Non era anco scorsa intera la settimana quando i genitori si erano messi a tavola sopra una minestra di cappelletti, e dopo un lungo silenzio e qualche so– spiro la buona madre proruppe: oh se ci fosse stato il nostro Carlino cui i cappelletti piacevano tanto!

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=