ARTUSI - Scienza in cucina - 1891 copia
241 Quando sarà ben cresciuto da arrivare alla bocca del vaso mettetelo in forno a calore non troppo ardente, sformatelo diaccio, spolverizzatelo di zucchero a velo e se credete (questo è à piacere) annaffiatelo col rhum. 343. - Savarin Ad onore forse di Brillat-Savarin fu applicato a que– sto dolce un tal nome. Contentiamoci dunque di chia– marlo alla francese, e di raccomandarlo per la sua bontà ed eleganza di forma, ad ottenere la quale fa d' uopo di uno stampo a forma rotonda, col buco in mezzo, convesso alla parte esterna e di capacità doppia del composto che deve entrarvi. Fa r i na d'Ungheria o finissima, grammi 180. Bu r r o, grammi 60. Zucchero, grammi 40. Mandorle dolci, grammi 40. Latte due decilitri. Uova, due rossi e-una chiara. Una presa di sale. Lievito di b i r ra quanto un piccolo uovo. Ungete lo stampo con burro diaccio, spolverizzatelo di farina comune e spargete in fondo al medesimo le dette mandorle sbucciate e tagliate a filetti corti. Se le tos'tate, farete meglio. Stemperate ed impastate i l lievito con un gocciolo del detto latte tiepido e con un buon pizzico della fa– r i na d' Ungheria per fare un piccolo pane che porrete a lievitare come quello del Babà N. 344. Ponete il resto della farina é g li altri ingredienti, meno il latte che va aggiunto a poco per volta, in una catinella e cominciate a lavorarli col mestolo ; poi unitevi i l lievito e quando i l composto sarà lavorato in modo che si d i– stacchi bene dalla catinella, versatelo nello stampo 16
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