ARTUSI - Scienza in cucina - 1891 copia

242 sopra le mandorle. Ora mettetelo a lievitare in luogo appena tiepido e ben riparato dall'aria, prevenendovi che per questa seconda lievitatura occorreranno quat– tro o cinque ore. Cuocetelo al forno comune o al forno di campagna e frattanto preparate il seguente compo– sto. Fate bollire grammi 30 di zucchero in due dita d'acqua e quando 1' avrete ridotto a siroppo denso, ritiratelo dal fuoco e, diaccio che sia, aggiungete un cucchiaino di zucchero vanigliato e due cucchiaiate di rhum oppure di k i r s ch; poi sformate il savarin e così caldo spalmatelo tutto con un pennello di questo siroppo finché ne avrete. Il dolce così preparato ser– vitelo caldo o diaccio a piacere. Questa dose, benché piccola, può bastare per cinque o sei persone. Se vedete che l'impasto diventasse troppo liquido con l ' i n t e ra dose del latte lasciatene indietro un poco. Si può fare anche senza le mandorle. 344. - Babà Questo è un dolce che vuol vedere la persona in viso, cioè per riuscir bene richiede pazienza ed attenzione. Ecco la dose : Fa r i na d'Ungheria o finissima, grammi 250. Burro, grammi 70. Zucchero in polvere, grammi 50. Uva sultanina, detta anche uva di Corinto, grammi 50. Qualche chicco d'uvaMalaga a cui levansi vinacciuoli. Uova, N. 2 e un rosso. Latte mezzo bicchiere a l l' incirca. Lievito di birra centes. 15, che in Firenze corrispon– dono al volume di un piccolo uovo. Marsala una cucchiaiata. Rhum o cognac una cucchiaiata.

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