ARTUSI - Scienza in cucina - 1891 copia
338 tete nel mortaio la pasta asciutta rimasta nel cano– vaccio, macinatela col pestello, poi scioglietela con un altro terzo dell'acqua e passatene i l sugo. Ripetete la stessa operazione per la terza volta, mettete al fuoco tutto i l liquido ottenuto, e quando sarà ben caldo versate lo zucchero, rimestatelo e fatelo bollire per venti minuti circa. Diaccio che sia, imbottigliatelo e conservatelo in luogo fresco. Se fatta in questo modo, vedrete che l'orzata non fermenta e potrete conser– va r la a lungo, ma però non quanto i siroppi di frutta. Oltre a ciò viene di tale sostanza che pochissima, sciolta in un bicchier d' acqua, basta per ottenere una bibita eccellente e rinfrescante. Fatta coi semi di popone, viene anche più delicata. 455. - Sapa La sapa, ch'altro non è se non un siroppo d' uva, può servire in cucina a diversi usi poiché ha un gusto speciale che si addice in alcuni piatti. È poi sempre gradita ai bambini che ne l l' inverno, con essa e colla neve di fresco caduta, possono improvvisar dei sor– betti. Ammostate dell' uva bianca, possibilmente di vigna, di buona qualità e ben matura, e quando sarà in fer– mentazione da c i r ca 24 ore, estraetene i l mosto e passatelo da un canovaccio. Mettete questo mosto al fuoco e fatelo bollire per molte ore fino a consistenza di siroppo, che conserverete in bottiglie.
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