ARTUSI - Scienza in cucina - 1891 copia
353 la prima a fare uso del caffè in Italia, forse fin dal secolo x vi ; ma le prime botteghe da caffè furono colà aperte nel 1645, indi a Londra e poco dopo a Pa r i gi ove una libbra di caffè si pagava fino a 40 scudi. L'uso si andò poi v ia v ia generalizzando e crescendo fino a l l' immenso consumo che se ne fa oggigiorno ; ma due secoli addietro i l Redi nel suo Ditirambo cantava : Beverei prima i l veleno Che un bicchier che fosse pieno Dell'amaro e reo caffè, e un secolo fa, pare che 1* uso in Italia ne fosse tut– tora ristretto se a Firenze non si chiamava ancora caffettiere, ma acquacedrataio colui che vendeva cioc– colata, caffè e altre bibite. 473. - Thè La coltivazione del thè è quasi esclusiva della China e del Giappone ed è per quegli Stati uno de' p r i nc i– pali prodotti di esportazione. I thè di Giava, delle Indie e del Brasile sono giudicati di qualità assai inferiore. Le sue foglioline accartocciate e disseccate per esser messe in commercio, sono il prodotto di un arbusto r a– moso e sempre verde che non si eleva in altezza più di due metri. La raccolta della foglia ha luogo tre volte a l l' anno ; la prima nell' aprile, la seconda al principio dell'estate e la terza verso la metà dell'autunno. Nella p r ima raccolta le foglie, essendo piccole e de– licatissime, perchè spuntate da pochi g i orn i, danno i l thè imperiale che rimane sul luogo per uso dei grandi dell'impero; la terza raccolta, in cui le foglie hanno preso i l massimo sviluppo, riesce di qualità inferiore. Tutto i l thè che circola in commercio si divide in due grandi categorie ; thè verde e thè nero. Queste 23
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