ARTUSI - Scienza in cucina - 1891 copia
355 si lagnavano che l'infusione non sapeva di nulla. 0 indovinate i l perchè? Si faceva soltanto passar l'acqua bollente attraverso le foglie che si ponevano in un co– lino. Il giovane che tante volte lo aveva fatto in casa mi a, corresse l ' e r r o re e allora fu trovato come do– veva essere. Anche i l thè eccita i nervi e cagiona l ' i nsonn i a; ma la sua azione, nella maggior parte de' casi è meno efficace di quella del caffè e direi anche meno poetica ne' suoi effetti perchè a me sembra che i l thè deprima e il caffè esalti. Però la foglia Chinese ha questo di vantaggio sopra la grana d'Aleppo, e cioè, che eserci– tando un' azione aperitiva sulla pelle, fa sopportare meglio i l freddo nel rigido inverno; per questo, chi può fare a meno di pasteggiar col vino nella colazione alla forchetta, troverebbe forse nel thè, o solo o col latte, una bevanda delle più deliziose. Io uso un thè misto; metà Souchong e metà Pelcao. 474. - Crosta e modo di crostare Mi fo lecito di tradurre così i due francesismi co– munemente usati di Glassa, Glassare lasciando ad altri la cura d'indicare termini italiani più speciali e più propri. Parlo di quell'intonaco bianco o nero oppure di altro colore che si suol fare sopra alcuni dei dolci in addietro descritti, come la bocca di dama, il salame inglese del N. 377 e simili, per renderli più appari– scenti. Per crostare di nero prendete grammi 50 di ciocco– lata e grammi 100 di zucchero in polvere. La cioc– colata grattatela e mettetela al fuoco in una piccola cazzaruola con tre cucchiaiate d' acqua. Sciolta che sia, aggiungete lo zucchero e fate bollire a lento fuoco rimestando spesso. L'importante dell'operazione è di
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