ARTUSI - Scienza in cucina - 1891 copia
36 gli arti, cioè le quattro zampe che prima non appa– rivano, si trasforma completamente e diventa una rana. Nutrendosi allora di sostanze animali, ossia di insetti, l'intestino si accorcia per adattarsi a questa sorta di cibo. È dunque erronea l'opinione volgare che i ranocchi sieno più grassi nel mese di maggio perchè mangiano il grano. Gli anflbj tutti, i rospi compresi, sono a torto per– seguitati dal volgo essendo essi di grande utilità a l– l' agricoltura, agli orti e ai giardini in ispecie, per la distruzione de' ve rmi, delle lumache e de' tanti insetti di cui si cibano. La pelle del rospo e della salamandra trasuda, è vero, un umore acre e velenoso ; ma in sì piccola dose rispetto alla mucosità a cui si unisce, che non può recare nessun nocumento. Ed è appunto per questa mucosità, che la salamandra secerne in gran copia, che la medesima, potendo reggere per qualche istante all'ardore del fuoco, diede origine alla favola che tale anfibio sia dotato della virtù di restare i n– colume in mezzo alle fiamme. Il brodo dei ranocchi essendo rinfrescante e dolci– ficante viene raccomandato nelle malattie di petto, nelle infiammazioni lente degl'intestini ed è opportu– namente usato sul finire delle malattie infiammatorie e in tutti quei casi in cui l'infermo ha bisogno di un nutrimento non stimolante. Le carni bianche come quella dei ranocchi, agnelli, capretti, pollastri, fagiani ecc., essendo povere di fibrina e ricche di albumina, convengono alle persone di apparecchio digestivo delicato e molto impressio– nabili e a chi non affatica i muscoli col lavoro ma– teriale. Ma veniamo alla zuppa di ranocchi. Una dozzina di ranocchi, se sono grossi, potranno bastare, io credo, per quattro o cinque persone, ma meglio è abbondare.
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