ARTUSI - Scienza in cucina - 1891 copia

40 e più anni sono. L'oste non ci dava per minestra che tagliatelle, e per principio della coppa di maiale, la quale, benché dura assai ed ingrata, bisognava ve– dere come i l vecchietto si affaticava per roderla. E ra però tale l'appetito di l ui e degli altri che quella e tutto il resto pareva molto buono, anzi eccellente; e li senti più volte esclamare: oh se potessimo portarci con noi di quest' aria a Firenze ! Poiché siamo in questi paraggi permettetemi vi rac– conti che dimorava a Firenze, al tempo che corre– vano i francescani, un conte di Romagna i l quale, facendo il pajo col marchese di Forlimpopoli del Gol– doni, aveva di molta boria, pochi quattrini e uno sto– maco a prova di bomba. Erano tempi in cui si viveva con poco a Firenze, che fra le città capitali, andava famosa per buon mercato. C erano parecchie trattorie coli'ordinario di minestra, tre piatti a scelta, frutta o dolce, pane e vino per una l i ra toscana (81 centesimi). Quelle porzioni, benché piccole, pure sfamavano qua– lunque non fosse stato allupato e frequentavano tali trat– torie anche i signori ; ma i l conte in queste non si de– gnava. Ohe industria credete eh' egli avesse trovato per figurare e spender poco? Andava un giorno sì e un giorno no alla tavola rotonda di uno de' principali alberghi ove il trattamento era lautissimo con mezzo france- scone (L. 2,80) e colà tirando giù a strame s'impinzava lo stomaco per due giorni facendo dieta in casa, il se– condo, con pane, cacio e affettato. Siavi di esempio e di ricetta. 47. - Risotto colle telline Noto questo risotto nelle proporzioni che è stato fatto più volte nella mia cucina, e cioè: Telline col guscio, chilog. 1,350.

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