BALDINI - DE' SORBETTI - 1784 copia

Paru L Cap. L 5 ëivenuti pofcia più fagaei , ed induftrioQ, comprefero che quanto più fredda 1 ac– qua folle, altrettanto più al gallo foddis- facevano ; quindi non fia meraviglia , fé per gf infiniti ottani rifultati ne folfe i ufo divenuto comune, v e gli uomini ingordi ; talché quei popoli , a* quali la natura fu fcarfa d' acque fredde , con va- rj modi aguzzarono l' ingegno a renderle tali, a procurare una nuova delizia , e ad emendarne i difetti * $. 11. b poicne tra gli Antichi regna– va una (trabocchevole voglia di guerreg– giare j onde da per tutto cercavano ci– bi , e bevande di tal natura , che attivi– tà avellerò di confervar la forza , e il vigore , ed oflervato avendo che tra gli altri vantaggi le bevanoe fredde invigori– vano rtìaggiormente i corpi; pereiò (lava– no aliai guardinghi a non debilitarli in mezzo alle morbidezze > quali reputava– no le calde pozioni y come quelle , che attività aveffero di inervare i corpi y e di renderli oltremodo effeminati , e mol– li (1) . Quindi il Poeta Simonide a ce- A 3 na (1) Non fenza ragione Plinio il vecchio credeva che

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