BALDINI - DE' SORBETTI - 1784 copia

8 De Sorbetti fé nelle campagne della Macedonia, nel– le quali confervar facea la neve , chiù* dendole con de' rami di quercia ( i) . §. V. Secondochè poi le Nazioni fi andavano dirozzando , e Ci trovavano in maggiore agio , ed abbondanza y così ne' conviti fu introdotta la delicatezza del ber freddo . Alcune volte fi fervi vano della neve, o del ghiaccio , che limola– to mettevano nel bicchiere, ove ftruggen* dofi , raffreddava il fluido y di cui era ripieno . Quindi narrafi di Tìne Re di Paflagonia , il quale ogni volta che ce* nava , volea cento animali per cadauna forte , cominciando dai più groffi , co* me cento buoi , cento cignali > ed in fi* migliarne numero gli altri più piccioli , e con quelli altrettanti fmifurati pezzi di ghiaccio , acciocché ardendo le vi (ce– re per lo ftrabocchevole mangiare y le refrigerafse colle bevande ghiacciate (2) ; onde fu fcritto che la fola ghiottoneria diftrqggeva tutte le altre di lui virtù (3). §. VI. (1) Averani, Lezion. Tofcan. Tom. III. {1) Erod. Lib IL CO Quindi Giovenale fatireggìandoi corrotti co- ftumi de'Romani a'tempi di Claudio diffc :SaùVL • - farìor ctrmìs Zuxuria incubuit , vidumque ulcifcitur orbem.

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=