BALDINI - DE' SORBETTI - 1784 copia

16 De Sorbetti che veniva variamente chiamata , fecon– do la diverfita de 1 Paefi y ove fi mani– polava , come ci affìcura Plinio ( i) . Componevano altresì un altra Torta di Birra fatta dal pane, o dal miglio , uft- tatiffima preflfo de* popoli fettentrionali (2) , e la chiamavano Camo . §. XV f. LaMulfa era un liquorç coni- pollo di vino , mele , ed aromi tutti in– corporati a fuoco lento f fino che gril* laffero. Di quefta bevanda fe ne fervivano ìie' più lauti pranzi , poiché molto co^ flava . Tutta la manipolazione confifte- va nel mifchiar bene infieme, e incorpo* rare il vino , con gli aromi, e coi me– le , e con maeftria in guifa temperar– li , che la "bevanda fbfle guftevole , di- licata , e fpiritofa (3) . §. XVIÎ, Dai frutti parimente folevano pre- (1) Ex iifdem frugibus fiànt , & potus Zythum in. JEgypto , delia , & Cjerh in Hifpanià , Cervifin , O plura genera in Gallia ^aliifque t'rovinciis.LibXIV. Cap. XXII. (1) Quindi Virgilio, parlando di cqtefte Nazio– ni j fcriffe : Georg. Lia. II f. V, 379. Et poetila ti&ti Fermento, atque acids imitanturvitea forhis* ($) A then. Deïphùf. Lib. III. Jo. Brvyer.de, fy cibaria Lib. III.

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