BALDINI - DE' SORBETTI - 1784 copia

Part. L Cap. II. \y finche i liquori di qualunque forta , col zucchero agghiacciar fi poflfano,oltre del- la neve ferbata nelle grotti, vi fi ricerca altresì non picciola quantità di fale ,e fpe- cialmente quello , che fi trae dal mare, o dalle miniere ( i ) , mettendoli una par– te di quefto in due di ghiaccio. §. II, Confiftendo lo (lato de 1 fluidi in un* moto attuale, per fermarlo non vi e mezzo più (icuro , che mefcolarvi delle parti (aline di natura inclinante all'acido, il quale efaiando , reftringa la materia^ che fi vuol congelare . V incontrailabiie fperienza ci dimoflra elfer comporto i! fai comune di due principi affatto divedi : il primo di quelli è un fale acido , l'altro un faifo , motivo per cui la fui natura, e qualità è diverfa ancora dagli altri , e criftallizzandofi prende-fempre la figura cubica , e ferbala nelle fue particelle più minute, B % §.III . (i) M. de Reaumur avendo efaminato col termo– metro alla mano il valore de fali , ritrovò , che quali tutti cagionavano un deboHllìrao congela– mento, eccettuatene il Cai marina. Yegganfi le Mm. dell' Accad. delle Scienze 173:2. Volendoli poi rifparmiar la fpefa, fi può adoperare la foda, eh 1 è una cenere dell' alica, la quale raf – fredda qualsivoglia- liquido in modo affai più efficace del lai marino.

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