BALDINI - DE' SORBETTI - 1784 copia
Part. L Cap. IL 23 no dopo cotto dal fole (1) , noi all' in– contro lo riceviam dall' arte , e dal fuo– co . Eleggali il bianco fpugnofo , i di cui componenti fono un fale acido, olio, e terra (2). Eflencio il zucchero un Tale blando amico della natura, ed atto ad unirfi intrinfecamente coli'acqua, e colle parti oleofe, unendofi con i noli ri fluidi, lì viene a* trasformare in gran quantità di chilo, che fi diftribuifce coi fangue in tutte le membra. §. Vi l i. Non' producendo il zucchero alterazione veruna nel fangue , e nella fierofitk , quando con quelle foftanze Ci mefcola , non dee effere altresì conti ario alla miftura de-fluidi vitali; poiché ridi– cendovi tutto il fuo effetto ad Ìntrinfecarfi con "li alimenti, molto contribuir dovrìi ad una buona digeftione , e (limolando placidamente le inteflina, agevola volen– tieri le fecrezioni (3). &. IX. Non fia meraviglia dunque , fé B 4 da' (1) Seneca così del zucchero fcriffe \jfjunt ì nveni- ri apui Indos Mei in arundinum foiiis , guod aut res iliius cceli , aut ipfius arundinis humor dulcis , O pinguis gignat. (•<2) Geoffroy Mater. Medic. Tom. I. Ame, IX* (3) Pifon. Mantiff, aromat. 185.
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