BELLONI - IL VERO RE DEI CUCINIERI - 1890 copia

— 266 - invece 50 grammi di mandorle dolci, scottate, sbuc– ciate, asciutte e pestate nel mortajo con 40 grammi di zuccaro, fatele passare da un crivello ed amal– gamatele bene colla pasta; polverizzata la tavola di farina ed assottigliata col matterello, colla punta d'un coltello fate 7 od 8 rotondi da 14 centimetri circa di diametro ben sottili, poneteli sulla lastra da forno, unta leggiermente di burro, e con un coppapasta ro– tondo 4 centimetri circa di diametro, levate un ro– tondino nel mezzo, lasciando due rotondi interi, cuo- ceteli come sopra e lasciateli raffreddare. In seguito, stendete poi leggiermente una cucchiaiata di mar– mellata di frutta sopra uno degli interi, bagnandola cen un cucchialetto di maraschino, appoggiandovi il secondo vuoto nel mezzo e stendendovi sopra un cucchiaie di crema pasticciera aromatizzata, indi il terzo vuoto nel mezzo con marmellata, e così di se– guito, mettendovi alternativamente sopra il rotondo intero ; lasciatelo riposare una mezz'ora, indi con un coltello ben affilato, tagliategli leggiermente il con– torno onde renderlo tutto eguale. Lo coprirete in se– guito leggermente con della gelatina o marmellata di frutta piuttosto consistente e con un cornetto munito di ghiaccia reale, filate il zuccaro, facendo quel disegno che meglio vi aggrada. — Guarnirlo potreste anche con frutti candidi o nello spirito in bella foggia. Servitelo su un piatto con salvietta. — Si possono fare dei gatò con altre paste, colla stessa forma, col biscotto, colla sfogliata o misturata una coll'altra. 597. Ossa da mo r t i. i Apparecchiate sulla tavola 100 grammi per sorte di farina bianca setacciata, di zuccaro in polvere e di mandorle dolci forbite, fatevi un vano nel mezzo nel quale vi metterete 4 chiovi di garofano pescati

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