BELLONI - IL VERO RE DEI CUCINIERI - 1890 copia
- 309 - 676. Ratafià di visciole. Pigliate un chilo e mezzo di belle visciole, to– glietene il gambo, pigiatele, schiacciatene anche i nòccioli, e lasciate il tutto per due giorni in un catino coperto. Nello stesso tempo fate macerare in 2 litri di spirito la pelle d'un limone: unite il liquore alle visciole suddette; lasciate in riposo per un mese il miscuglio, e infine passate per istaccio, per separare il liquido dalla feccia del frutto, e fil– trate come al solito. 677. Ratafià di uva moscata Pigiate tant'uva moscata ben matura, quanta ne occorre per ritrarne 2 litri di succo; fate sciogliere in esso mezzo chilo di zucchero; aggiungete 3 litri di buono spirito, 4 grammi di cannella soppesta e due garofani, e lasciate da parte 15 o 20 giorni, agitando più volte il recipiente. Infine filtrate il li– quore e chiudetelo in bottiglie. 678. Ratafià di me lagrano. Scegliete delle melagrane, ben mature ; toglietene la scorza e tutte le membrane amare che ne for– mano gli scompartimenti interni, e raccolti in un recipiente di terraglia tutti i grani rossi, spremeteli onde ritrarne tutto il succo, e per ogni litro di que– sto unitevi 2 grammi di cannella in polvere, mezzo chilo di zucchero e due litri di spirito. — La– sciate il tutto in riposo per circa 40 giorni, filtrate il liquore, e riponetelo in bottiglie come al solito.
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