BOSSI - L'IMPERATORE DEI CUOCHI - 1895 copia

402 t'DCPERATQRi; DEI CUOCHI dolce. Quelle che trovansi sui nostri mercati appartengono al mare, Evitate il loro uso nei mesi d'estate poiché come le ostriche sono in questo tempo suscettibili ad essere nocive. Nu– merose sono le cause attribuite all'indisposi– zione che producono, ma è riconosciuto che l'epoca critica ò quando sono in fregola. On– de levare all'arsella le sue qualità cattive è indispensabile immergerle almeno per 5 o 6 ore nell'acqua dolce rinnovandola di tanto in tanto; allora esse sgorgano rigettando tutte le materie che potrebbero essere nocive. Onde levar loro quel cattivo sapor d'erba che non hanno le ostriche è bene, mangiandole, unirvi del sugo di limone, aceto o agresto, Vengono servite in salsa e condite come te ostriche, ma sono alquanto inferiori avendo un cattivo sapore d'erbe marine. Dopo averle ben lavate in più acque ponetele in una casseruola a fuoco vivo senz'alcun liquido : a misura che si aprono privatele della loro conchiglia e po– netele in una casseruola a parte, passate il li– quido che h;mno rigettato per l'azione del ca– lore, fate soffriggere in una casseruola a parte con burro un po' di cipolla trita cotta bionda, legate con un po' di farina tanto che basti a legare leggermente l'acqua delle arselie passate, unite questo al fondo, condite con sale, pepe, noce moscata, prezzemolo trito, ponete in questa salsa le vostre arselie, non facendo dare che un breve^bollore ; legate quest'intingolo con. qualche tuorlo d'uova e finite col sugo di li– mone. 609 —Arancio. Frutto rotondo di colore giallo, profumato, coperto d'una scorza poco spessa e nell'interno diviso da spicchi sugosi. Il succo di questo frutto è dulcigno, temperante, rinfresca princi– palmente nei gravi calori estivi, offre tanto ai convalescenti ed ammalati quanto ai sani un succo zuccherino e rinfrescante. L'abuso di questo frutto a certi tempera– menti incomoda lo stomaco ed il ventre. I suoi fiori danno un'acqua distillata, usata quale antispasmodico. Con questa si aromatizzano creme e vari prodotti di pasticceria. Le sue verdi foglie, macerate in acqua fresca, forniscono' una bibita tonica e 'calmante, presa dopo il pasto o mista a bevande, riordina so– venti volte le forze digestive sconcertate, to– gliendo pure quel grave stordimento prodotto da sussulti nervosi, La polpa di questo frutto è più zuccherina e mucilaginosa del cedro ed è più confacente, sia come alimento che come bevanda alle persone biliose, nervose, sanguigne; nel suo assieme questo frutto porge una sensazione di freschezza che si diffonde per tutto l'organismo. 610. —Aranciata. Bevanda composta con succo d'aranci e zuc– chero dilungato in acqua. Bevanda molto tem– perante, rinfrescante, estingue la sete, è di gran : sollievo principalmente nei gravi calori estivi. ottiene pure col siroppo d'aranci. 611. Assenzio romano. Pianta il cui sapore è caldo ed aromatico, molto amaro. Nella sua azione corroborante attiva la digestione e scaccia i vermi ed è un eccellente tonico, vien preso sotto forma di tin– tura, vini, acque distillate, liquori, estratti, ecc. Il liquore formato colFassenzio è verdastro dì sapor caldo e piccante; versato nell'acqua produce un liquido di color torbido latteo. La-sua-azione eccitante invita a farne un uso smodato. L'abuso di questa bevanda è molto pericolosa contenendo principii narcotici e pro- ducendo funesti effetti. 612. infusione vinosa d'assenzio. Proporzioni : Un pugno di sommità d'assenzio, vino rosso o bianco un litro, lasciate in infusione per qualche giorno. Questo liquore è salutare per convale– scenti le cui forze sono esauste, fortifica singo– larmente lo stomaco, eccita l'appetito e ne re– gola la digestione. 613. - Aro»i. Nome generico d'ogni spezieria e profumo, tutto ciò che spande un odore vivo, aggradevole e penetrante. È una esalazione invisibile più dei gas sottili, volatili, dei vegetali, i quali ci vengono manifestati coll'odorato, e così vengono distinti coi loro nomi, come l'anice, il zafferano, il pepe, il chiodo di garofano, la noce moscata, il ginepro, il macis, il rosmarino, alloro, co– riandoli e molti altri aromi, sia esotici che no-

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