BOSSI - L'IMPERATORE DEI CUOCHI - 1895 copia
MANUALE COMPLETO DI CUGINA CASALINGA ED ALTA CUGINA 417 689. —Vermi, bruchi e insetti. Certe popolazioni asiatiche amano nutrirsi di vermi e di bruchi, aprono il bozzolo appena filato ove l'insetto abbia subito la sua organica modificazione, allora il bruco si presenta bianco, grosso, simile ad una mandorla nel suo invoglio li cuociono fritti con diversi condimenti. I si– gnori e i potenti di quei paesi non li sdegnano e li tengono quale più prelibato manicaretto che a detta loro ha molta somiglianza pel sapore colle cervella. Alcune popolazioni si nutrono di coleotteri ancora in stato di larva, li cercano nella terra e li cucinano nell'olio o nel grasso. Anche le termiti o formiche bianche concor– rono all'alimentazione di molte popolazioni del– l'Africa. Le cuociono arrostite e le mangiano avidamente trovandole saporitissime. Pare però che l'abuso di questo alimento produca serie indisposizioni. Gli indiani ne fanno una spietata caccia, le impastano con farina e ne fanno una specie di focaccie che a detta loro il loro sapore è come una crema zuccherina o midolla delle ossa. Alcuni li preferiscono ai famosi vermi della palma, ghiottoneria nota nelle Indie che non è altro che la larva della calandra della palma. _Di queste alimentazioni che a noi paiono stra– nezze se ne possono aggiungere ben altre. E se noi non ne facciamo uso è pel sem– plice disgusto o ribrezzo, non essendo abituati a tal sorta d'alimenti. La principale questione è il sorpassarne le difficoltà come ben si vede che tali alimenti che noi ripudiamo formano la delizia d'altri. 690. - La patata. La patata ha proprietà antiscorbutiche incon– testabili, e sotto i regni di Luigi XIV e di Luigi XV veniva raccomandata nella marina. Essa contiene infatti, sali di potassa necessarii alla nutrizione dei muscoli, e veniva consigliata cruda allo stesso titolo delle marmelate eli li– mone e del succo di erbe. L'infusione e la decozione leggiera di patate bianche (64 gr. per un litro d'acqua) è un las– sativo moderato, utile nelle nevrosi dello sto– maco e nel mal dei calcoli. 691. — Arowvoot. Gli indiani attribuiscono al succo della radice di questa pianta proprietà di guarire le ferite fatte da treccie avvelenate. Questa farina è una fecola insipida, fina e molto dolce, ed è estratta dai tuberi di molte piante esotiche. In com– mercio vien talvolta venduta per fecola di pa– tate, farina di riso, di frumento, d'avena, ecc., ecc. Serve poi a molte preparazioni culinarie. Ha le proprietà dell'amido. Stante il prezzo rilevantissimo, e la reclame fatta dai giornali, essa ha il vantaggio d'essere cara ai ricchi, che hanno bisogno di queste so- ASTICGIUOLA AD ASCIA. (95) Quest'asticciuola serve per relevés caldi o freddi, si compone di una carota scanalata che si infilza al rovescio per prima nell'asta, poscia vi si infilza un piccolo gambero cotto, indi due tartufi uno grosso ed uno più piccino, cotti senza pelare. L'asticciuola è sormontata da una piccola ascia ed è di grande effetto. stanze j,er variare il loro regime alimentare, benché noi possediamo sostanze per nulla infe– riori a questa. Prima di cuocerla devesi sempre stemperarla in acqua fresca. 692. — Bacche o toccola. Frutto di certi alberi e frutici come il lauro, il cipresso, il ginepro ecc. Vengono adoperate in cucina qual condimento. 693. — Baciccio o bacile. Pianta le cui foglie sono carnose ed i gambi servono come alimento e si conciano nell'aceto | come i cifrinoli. Quest'erba è sana aperitiva e fa parte delle insalate. Messa così in infusione nell'aceto risveglia e stimola l'organo del gusto L'IMPERATORE DEI CUOCHI. Disp. 53.
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