BRUNONE - Arte di dar da pranzo - 1829 copia

lidie immaginose e gentili ed anco erotiche, purché non offendano, neppur nel minimo modo, i buoni, costumi. XV. Il padron di casa deve indicare ai com­ mensali, i soggetti sopra cui possano tener di­ scórso., e procurare che questi non sieno in­ convenienti e pericolosi. XVI. Allorquando sono state recate in ta­ vola le frutta e tutto quel che suol venire coti esse, i servi procurino di non restare nella sala del banchetto, .ad onta di qualun­ que pretesto che vi possa essere. XVII. Sonvi pochi casi in cui un convi- tatore sia obbligato a disigillare una lettera, che gli venga data mentre egli è a tavola; dico che tal cosa può seguir di rado, perchè se la lettera contiene una lieta nuova, vie meglio se ne rallegrerà nella pace di cui go­ derà' dopo una libera digestione: se contiene infausto annunzio, l'effetto che produrrà tra ì convitati lo farà pur troppo avvertito che sarebbe» stato assai meglio che l’avesse Ietta in altro tempo. Il padron di casa deve dunque ordinare espressivamente a'snoi servi che giammai non gli rechino lettere durante il convito. XVIII. E di mestieri che guardi Costante- DI DAR DA PRANZO 25

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