BRUNONE - Arte di dar da pranzo - 1829 copia
intorno all’ultima scodella di fragil creta ri trovala in Ercolano: eccogli assorti nell ’im mensità dell’astrusa materia , ed in questo tempo uno d’essi rovescia il vasetto della mo starda sopra le ginocchia della sua bella vi cina. Credete voi che que’ due figli d’ Apollo , che ridono di tal distrazione, abbiano l'ani mo rivolto al banchetto più di quei due so- pra mentova ti? S’iuterrogano, e si comunicano a vicenda l’idee; Dìo li guardi dall’istizzirsi! le amicizie de’poeti romantici sono sovente tem pestose. Ascollo 1’ uno dessi difendere con uno zelo troppo ardente un emistichio del sig. de La Martine che il suo vicino disap prova. Questa è la nube ch’asconde la tem pesta; i due amici: s’adirano; uuo d’essi tran gugia un boccone con mal garbo e . . . . , commette un’inconvenienza anco nel piatto che n’ha somministrata la cagione.. Sono forse i commensali commossi dall’ami cizia esemplare e imperturbabile di quei due amanti seduti discosto l’un dall’altro tre linee e mezza? si crederebbe che fossero assisi so pra l'istessa sedia, tanto si piegano con calore verso quella parte che più li rende vicini. Essi non veggono e non sentono nulla, ap 30 L’ A R T E
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