BRUNONE - Arte di dar da pranzo - 1829 copia

pena ferino le viste di mangiare. Voi credete d ie non pensino a nulla, cjie nulla dicano; ma v 1 ingannate: domandatelo piuttosto a quella Contessa del sobborgo San Germano, d ie non ha pera neo finito di mangiare fa c ­ ci ughe ed i cetriuoli: ell’è devota perchè è forzata a confessare ch’ha veduto almeno' cin- quantacinque primavere. Quella scena le ri­ chiama alia memoria almeno i tempi degli assegnati. Ella vi dirà che què’due giovani sono piacevoli; ciò è possibile: ma io son corto che sono assai annojati, poiché mentre gli altri hanno passato gli antipasti, essi son rimasti alla minestra. Avvi bisogno di tutti questi convitati che son preseuti alla mensa con la persona, ma lontani coll'animo? Al­ l’Ateneo o al Collegio di Francia fa di me­ stieri mandar questi sapienti, onde possano colà con un bicchier d’acqua inzuccherata in mano ragionar a tutto lor agio: al fòcolar d d l’Odeon potranno questi poeti romantici tirarsi i capelli senza temere cli’alcuno vada a dividerli: all’ombra di verdi piante, lungo Un limpido rio, fa d'uopo inviare gli amanti che non han fame: e la signora Contessa farà assai bene se in avvenire desinerà Con tmtq il suq comodo in casa sua. Non metri DI DAR DA PRANZO 21

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=