BRUNONE - Arte di dar da pranzo - 1829 copia
non Ila più altro sapore che quello della colla, e se vi sono salse bianche, il burro è rappreso. Non è necessario essere scrupolosi per detestare queste inatte usanze, poiché anco coloro che hanno il gusto più semplice, e l'appetito più moderato, a giusta ragione le riprovano. Un desinar bene ordinato debb’essere come un’opera drammatica; egli deve avere la sua esposizione (la tavola e tutti gli utensili nc- cessarj pel servizio d’essa); il suo intreccio (la minestra e i principi); il suo nodo (gli antipasti); la sua azione (l’arrosto e i tranies- si); il suo scioglimento (le frutta ed il calle). Il tempo in cui s’aspetta un servito é l’in termezzo, che deve essere diciannove vente simi meno lungo di quelli di Feydeau. Que sto corto aspettare risveglia l’appetito, e dà al «invitatore il tempo di ripigliar fiato, ed agli invitati la facilità di tributar i debiti elogi a lui ed al suo capo-cuoco. Generalmente parlando le liste devono es ser variate a seconda delle stagioni, poiché devono contenere i nomi de’prodolti che la natura benefica ci comparte ad epoche presso a poco determinate in ogni climi». Tqccs »1- n i DAR I)A PRANZO 35
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=