BRUNONE - Arte di dar da pranzo - 1829 copia

d’un tovagliuolo (i); 3.° d’ima forchetta (*i); 4.° d’un cucchiaio. (5); 5.° d \iu coltello (4); e o.° d’un bicchiere (5). Convien .far cambiar i piatti dopo che s’è mangiato ciascuna vivanda, e la posata in­ tiera dopo ogni servito. Tutti gli antipasti e i tramessi caldi, i legumi, le fritture, e le creme fredde o calde si distribuiscono al commensale col cucchiaio. il popone., i pasticcini, i biscottini, i con­ fetti, i gamberi d’acqua dolce e quelli di mare si mangiano colle dita. T utti gli altri s'adoperarono in veóe di piatti, fette di pane ta­ gliate in tondo: .e dopo il banchetto, tal pane venne distribuito ai poveri. Quest’uso si chiamava distri­ buzione del pane della consacrazione. (1) I primi tovagliuoli furon fatti a Reims, e of­ ferti da quella città a Carlo VII quando vi si lece incoronare. ( 2 ) Enrico III fu il primo che facesse uso della forchetta. (3) 1 cucchiaj hanno un’antichissima origine, giacché gli Egiziani ne faceano continuo uso. (4) Io penso che fosse A bram o.il primo a ser­ virsi-del Coltello, quando si fece ad immolar il suo figlio. (5) S ignora del tutto l’epoca in cui comparvero i primi bicchieri per bevere. 38 L’ A R T E

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