BRUNONE - Arte di dar da pranzo - 1829 copia
convitati ci sono ancora che somigliano al l'abate Cosson! Questi che ho indicati, sono i precetti ge nierali contenuti nel racconto del Virgilio Francese, i quali riguardano il modo di con dursi in un pranzo, e come si devooio chie dere, presentare, e mangiare i cibi. Un pndron di casa ed i suoi convitali, ponendogli a vi cenda in pratica, saranno certi, il primo di meritare la gratitudine degli uni, £d i secondi la benevolenza delFaltro. in latino, sebbene in un latino da cucina) mi disse diciotto o vent’anni sono, che l'abate Cosson non era privo d^ngegno. Egli fu amico fin da più te neri anni d i Sig. de Champagne, che la morte involò troppo presto alla rispettosa tenerezza dei suoi allievi, che egli considerava come suoi figli: da lui appunto seppi il latto clic son per raccou*- tarViniei cari lettori. Un giorno il mentovato abate fncea colezione in casa •dell’avvocato Cbauveau-Legarde suo amico, dove fu messo in tavola un enorme pasticcio ri pieno di vitello, di prosciutto, e d’uccelli, il quale non fu mangiato neppur per metà. Il giorno dopo -si rammentò di questo pasticcio, e andò* di buon mattino a trovar l’amico, e gli disse: mio caro avvo cato, oggi ho in casa molta gente a far colezione meco; io non n’aspettava tanta... Fammi il piacere di prestarmi quel tuo pasticcio fino a questa s-era... U ].’ A R T E
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