BRUNONE - Arte di dar da pranzo - 1829 copia
In quanto al dispensare a’ commensali le cose dell’ultimo servito, avrò poco da dire. Non si danno col cucchiaio altro che le con serve, le creme, le confetture e le noci fre- l sche divise in due e sgusciate. Tutte lei frutta crude, come pure i marroni arrostiti, 0 lessi si porgono colla mano. I piatti ripieni di biscottini, di pasticcini freddi, di pezzi di marzapane, di zuccherini, ec. si sogliono far passare a coloro che ne desiderano; dopo 'la qual cosa si devono fai- tornar indietro, per rimettergli al luogo, che è stato loro assegnato da prima, per non iscomporre la simetria, e l’ordine che dee sempre essere in tutti i serviti; ma più che mai nell’ultimo. d e ’ - v i k i . In un pasto, il vino è riguardo alla lauta vita quel che è in un pane la corteccia rap porto alla midolla. Siccome spesso accade che taluni convitati preferiscono al vin rosso e comune, quello bianco, il padron di casa procurerà di farne portar in tavola anco al cune bottiglie di quest’ultimo. II vin comune si può mettere nelle bocce; 1 vini scelti di tengono sempre nelle bottiglie. DI DAR DA PRANZO 87
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