Barricate a Parma_ocred

00 DO Re A lio si 2 i. IO Ie Vai iii rm. . I:.:., NM SN©N\kÈ‘éÈΑ'Ù5$É"5$}), A Busseto una decina di socialisti viene percossa “con il risultato di intimidire i lavoratori della frazione Samboseto che non si recano alle urne” (p. 295); sempre a Busseto “il compagno Ottolini viene ricercato dai fascisti-agrari e bastonato ben due volte a sangue nei locali della cooperativa” (p. 296). A Beneceto, durante uno sciopero, i consigli delle leghe erano riuniti in permanenza; aggrediti, ‘gli operai cercarono la via della salvezza fra i campi, ma i fascisti inseguirono i fuggitivi intimando loro di alzare le mani ed arrendersi, continuando a sparare” . (p. 301). Spesso queste imprese fasciste non sono condotte da forze cospicue; a volte si parla di una quindicina di squadristi e a volte, appena di una dozzina (p. 302). A Soragna, i socialisti confessano candi- damente: “Le minacce e gli insulti da noi subiti in tale giornata non si descrivono” (p. 304). A Diolo, i comunisti riuniti nel locale della coope- rativa appena invasa dai fascisti, raccontano: “I fascisti, non contenti del silenzio dei compagni nostri, ed essendo intenzionati di volere un conflitto, lanciavano il canto di ‘Giovinezza’. Dai compagni nostri nes- |

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