Barricate a Parma_ocred

zie provenienti da varie parti d’Italia (Genova, Bari, Livorno, ecc.) sono pure in contrasto con questa speranza. Per esempio, la colonna fascista mantovana proveniente da Suzzara, forte di 1.000 uomini, si serve di un treno speciale per arrivare a Parma e quando è in città trova l’alloggia- mento pronto nelle scuole di S. Marcellino. Quale aiuto ci si può atten- dere dal governo è dimostrato anche da una disposizione resa nota da una fonte governativa che minaccia coloro che organizzano treni specia- li per le spedizioni fasciste, come se questi si potessero facilmente na- scondere e, alla fine, minaccia gli amministratori democratici destituiti dalle loro cariche attraverso la violenza fascista: “saranno adottate mi- sure giuridiche disciplinari contro. gli amministratori o funzionari che lascieranno i loro posti”’(16). I Di fronte a quanto abbiamo ricordato la decisione della popolazione di Parma di resistere non ha più un carattere puramente emotivo, ma si trasforma in una strada naturale di autodifesa. Il Corriere della Sera, definito da Salvemini “‘filofascista”’, scrive: ‘Alla vista di tutti, uomini, E si 19

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