Barricate a Parma_ocred
questore, per il lasciapassare del dott. Balbo, della Direzione del Partito Fascista, il quale nel timore che non si prestasse fiducia al biglietto rilasciatogli mi ha pregato di farti vedere la mia scrittura. Tanti auguri. Tuo cap. Ferruccio Mari”. Infine, alle prime ore dell’alba, Balbo entrò in Parma e prese alloggio all'albergo ‘Croce bianca” (32). 6 - FASCISTI REGGIANI IN PARMA NUOVA Venerdì 4 agosto giungevano a Reggio notizie confuse sulla vicenda di Parma Vecchia. La sola cosa certa era la perfetta intesa tra il comando del gen. Lodomez e lo stato maggiore di Balbo. L’indomani il filofasci- sta Giornale di Reggio notava: “Possiamo assicurare in ogni modo che l’autorità ha deciso di agire ad ogni costo contro i facinorosi e che a questo scopo ha concentrato a Parma e nei dintorni una grande quantità di truppe, di guardie e carabinieri. L'autorità militare si servirebbe an- che dei fascisti che, a quanto si dice, ammonteranno a circa 20.000: ad essi ha fornito armi e munizioni” (33). A Reggio la situazione era tesa, malgrado la cessazione dello sciopero. Giovani comunisti e arditi erano in preallarme. Camillo Montanari cor- reva da un luogo all’altro per tenere riunioni volanti ai gruppi più im- pegnati. Da palazzo Bussetti, il mattino dello stesso venerdì 4, furono lanciati sulla via Emilia dei volantini con parole d’ordine leniniste. I fascisti si diedero subito da fare per incettarli (34). Anch’essi in preallar- me, pubblicarono un manifesto con il quale chiedevano sovvenzioni e vettovaglie. Gli ambienti padronali e benpensanti risposero generosa- mente all’appello. ‘Sicché il comitato segreto di salute pubblica si è trovato pienamente in condizioni di fornire del necessario sostentamento le squadre provenien- ti dalla Provincia, che sono state fatte poi transitare oltre, verso Parma, e anche le squadre permanenti, rimaste a vigilanza in città” (35). Corgini, che si trovava a Roma, partì di buon mattino per Parma, dove raggiunse Balbo, assistendolo poi nei vari incontri con l’autorità prefet- tizia e militare (36). Altri gerarchi reggiani, l’agrario e comandante della “legione” Bigliardi (era ai suoi ordini il corpo di guardia che presentò le armi al vescovo di Parma, quando questi si recò a parlamentare al “Cro- ce bianca”) e il comandante della “coorte” cittadina Dall’Orto, entraro- no a far parte dello stato maggiore fascista (37). Balbo, alle ore 14 di venerdì 4 agosto, aveva ordinato la mobilitazione di tutte le squadre di Piacenza, Cremona, Mantova, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ferra- ra (38). I fascisti reggiani arrivarono a Parma nuova verso le 22 e si accantonaro- no nei locali delle scuole tecniche (39), mettendo a disposizione dello stato maggiore 2 mitragliatrici mentre si svolgeva il “gran rapporto di tutti i comandanti” (40). “Il fascismo reggiano — scrive Ugo Gualazzini — contribuì sovente alla riuscita di spedizioni in grande stile come quella di Parma (...) che ebbe non soltanto a localizzarsi nella città, ma ad espandersi nella pro- vincia. Fra gli episodi più notevoli di allora si ha da ricordare il sangui- noso conflitto di Sala Baganza, l’imboscata di Felino e l'incendio per rappresaglia di due case di sovversivi dalle quali si sparava” (41). Nelle azioni di arrembaggio, affermano le fonti fasciste, si distinsero Bigliardi (42) e Corgini (43). Nella mattinata di sabato 5 una cinquanti- na di squadristi reggiani al comando dello stesso Corgini partecipò alla ‘azione di sorpresa” in Parma Vecchia, interrotta dal noto intervento della forza militare. Il comitato segreto di salute pubblica riferiva in un suo bollettino: “La giornata (5 agosto - n.d.r.) è trascorsa tranquilla, solo le pattuglie avanzate hanno scambiato rare fucilate coi bolscevichi trincerati oltre torrente. I nostri hanno avuto due feriti. Pare che le perdite degli avver- sari ammontino ad otto morti e numerosi feriti. Gli squadristi della Legione di Reggio sono tutti incolumi. L'entusiasmo e la fede delle nostre squadre è indescrivibile” (44). NL stesso comitato segreto, in un bollettino di lunedì 7 agosto, diede MER A € /6; lè D
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