Barricate a Parma_ocred
te. E’ una lettera nella quale Fortunato Nevicati, al quale già ho accen- nato, confuta questo manifestino affisso a Poviglio dai fascisti: ‘Gira per la provincia ad organizzare gli Arditi del popolo (. . .) Fortunato Nevicati, luogotenente del pregiudicato Picelli”. Questa la smentita: “Faccio rilevare che il Nevicati non fa parte degli Arditi del popolo e non organizza nessuno. E’ un comunista e tale rimane malgrado le minacce, e non intende affatto rinunciare alle pro- prie idee”. Queste furono le posizioni ufficiali dei due partiti della sinistra nei confronti di Picelli e delle sue iniziative unitarie. Va riconosciuto però che a Parma molti furono i socialisti e i comunisti che aderirono indivi- dualmente agli Arditi del popolo, portandovi un loro contributo ed assumendo anche ruoli di responsabilità. E quando, 11 agosto 1922 dietro le barricate dell’Oltretorrente, si ritrovarono uniti popolani di ogni partito per difendere le loro case dalle squadre fasciste, parve che l'intuizione di Guido Picelli potesse trovare una sua verifica. Fu l’ultimo guizzo di una fiamma che aveva arso invano; finita la batta- glia, dopo che fu stilato il compromesso del Patto di pacificazione, molti tornarono a cullarsi nell’illusione di un “ordine” sociale pratica- mente ristabilito. Gli stessi socialisti consigliarono Picelli di cessare dai propri intenti e di sciogliere il corpo degli Arditi del popolo. Uno scioglimento che non ci fu subito, ma venne (14 dicembre 1922) poco dopo la marcia su Roma. Questo il comunicato ufficiale: “Tl diret- torio degli Arditi del popolo, esaminata la situazione creatasi in Italia dopo l’avvento del fascismo al potere, dichiara sciolto l'organismo per Parma e provincia. Tutti gli iscritti perciò sono da questo momento liberi da ogni impegno”. La parabola politica di Guido Picelli, non di primissimo piano ma nem- meno trascurabile nella vita italiana del tempo, si concludeva così con un sogno infranto soprattutto per l’incomprensione che egli trovò fra gli esponenti politici della sua parte. 45
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