VOL1_Tesi_con copertina

105 4. Evoluzione storica della rappresentazione della città di Parma Altre operazioni castali furono realizzate a Parma agli inizi del XX secolo 63 (probabilmente 1901 con aggiornamenti al 1910) e nel 1940 64 . Il Catasto di inizio 1900 è composto da dieci fogli di mappa (denominati rettangoli) in scala 1:1250 e da due ulteriori fogli costituenti l’aggiornamento dei rettangoli 9 e 10. Dal punto di vista delle rappresentazione la planimetria, se confrontata con i catasti precedenti del 1767 e del 1853, appare più scarna ed essenziale; scompaiono le micropiante degli edifici e le acquerellature rosate sono utilizzate solo per alcuni edifici, probabilmente quelli pubblici. Gli edifici privati sono semplicemente contornati in nero con una leggera acquerellatura sul perimetro, mentre quelli di culto sono delimitati da una linea più spessa rossa e contrassegnati con una croce e una lettera. Le notazioni testuali riguardano il numero di particella, progressivo sull’intera città, e le indicazioni toponomastiche relative alla viabilità. Le aree scoperte non sono campite con colori diversi a seconda che queste siano a verde o pavimentate, perdendo così il dato della distinzione tra aree permeabili e impermeabili. Differentemente dai precedenti, il Catasto del 1940 interessa anche la parte di città esterna alle mura, abbattute a partire dall’ultimo Ottocento. La parte interna ai viali di circonvallazione, ricalcanti l’antico tracciato delle fortificazioni, è divisa in otto sezioni, ognuna rappresentata su un foglio. La rappresentazione è ancora più essenziale e conforme alle norme sulla realizzazione delle mappe catastali che prevedevano una uniformazione delle caratteristiche grafiche su tutto il territorio nazionale. Le campiture riguardano solo le aree coperte, acquerellate in rosa chiaro, le strade, campite invece di giallo, e i corsi d’acqua, rappresentati in azzurro. Le aree scoperte private non sono trattate in alcun modo. Sono riportati solamente le sagome degli edifici, i confini di particella e le indicazioni toponomastiche relative alla viabilità, senza specificazioni ulteriori. Si può quindi osservare come la rappresentazione diventi progressivamente più sintetica ed essenziale, abbandonando i tematismi e gli abbellimenti grafici, a fronte però di una più completa ed esaustiva caratterizzazione della particella nei registri catastali allegati, che diventano sempre più ricchi di informazioni. 63 Mappe conservate in ASPr, Catasto Cessato, Catasto inizio XX secolo 64 Conservato all’Agenzia delle Entrate di Parma. Fig. 14 Catasto inizi XX secolo. Rettangolo 3. Geometra dello Stato. Scansione Archivio di Stato di Parma.

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