VOL1_Tesi_con copertina

117 5. L’Atlante Sardi più sulle condizioni dei cittadini 35 . Si trattava infatti di provvedimenti basati su un programma mercantilistico che andava oltre le possibilità dello Stato, fondamentalmente impreparato sia culturalmente che tecnicamente ad accogliere e far fruttare le nuove riforme 36 . Per far sì che tali interventi avessero un seguito era infatti necessaria una sufficiente preparazione culturale della popolazione. Servivano scuole di formazione professionale nel campo dell’agricoltura, dell’industria e dei commerci. Fu tentata una riforma scolastica che però partì dal vertice e non dalla base dell’organizzazione formativa. Fu riformata infatti l’Università, equiparando gli studi scientifici a quelli classici, mentre poca attenzione fu rivolta alle scuole inferiori o medie, determinando un totale fallimento dell’iniziativa 37 . Si può quindi affermare che la mancanza di capitali privati, cui lo Stato non poté sopperire dato il non florido stato delle finanze, l’ignoranza dei proprietari terrieri e industriali, l’oziosità e il disinteresse della classe nobiliare, l’indolenza dei contadini e degli operai unita alla loro facile manipolazione da parte di nobili e clero, fecero sì che tali riforme, sebbene volte ad un reale miglioramento delle condizioni, non portassero ad un cambiamento radicale, creando al contrario forte malcontento. 35 B enassi U., 1921, vol. 3, p. 182 36 C anali G., S avi V., 1978, pp. 206-207 37 B enassi U., 1921, vol. 3, pp. 93-103

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