VOL1_Tesi_con copertina

135 5. L’Atlante Sardi impositivo gravante su ogni possessore. Questi documenti erano infatti presenti nei coevi catasti realizzati in Piemonte e Lombardia di cui il Ministro Du Tillot era a conoscenza e ai quali probabilmente si è rifatto nell’organizzazione delle operazioni catastali dei Ducati. Erano infatti pervenuti da Torino colonnari, sommarioni, libri di trasporto, indici, libri figurati e mappe dei catasti realizzati per le province di Alessandria, Velenza e Lomellina 103 e si ha notizia che da Milano era arrivata la relazione sullo stato della catastazione lombarda di Pompeo Neri, presidente della Giunta che regolava le operazioni catastali del milanese 104 . Diversamente da questi catasti, l’Atlante Sardi riporta invece solo le mappe con l’elenco relativo ai possessori senza alcun riferimento a rendite catastali e importi, una sorta quindi di sommarione privo però di calcoli di estensione delle particelle e di tariffe. Gli unici documenti che possono essere assimilati ai sommarioni sono due volumi conservati all’Archivio di Stato di Parma e riportanti il titolo Misura di tutta la Città di Parma. Anno 1768 105 , messi per la prima volta in relazione con l’Atlante nel corso del presente studio. Il primo volume riporta per ogni particella, ordinate per numero progressivo, i valori di perticato (ovvero di superficie) e il relativo importo, ottenuto moltiplicando per 3 £ il valore areale. Solo per le prime due particelle sono riportati per esteso i nomi dei proprietari (che coincidono con quelli dell’Atlante) mentre negli altri casi le particelle sono individuate solo tramite il numero progressivo e il numero dell’isola cui appartengono, per un totale di 196 isole come per l’Atlante. Questo registro dunque, unito alle tavole con l’elenco dei possessori contenute nell’Atlante, potrebbe costituire il sommarione generalmente presente nei catasti settecenteschi. Il secondo volume invece riporta l’elenco di tutti i proprietari organizzati secondo l’iniziale del cognome con i relativi valori di perticato e di importo. Anomalia rispetto ai registri contenenti l’elenco alfabetico dei possessori con le relative proprietà presenti negli altri catasti, è rappresentata dalla duplicazione dei nomi dei possessori. Infatti per ogni possessore non è riportata la somma di tutte le proprietà possedute ma, qualora più particelle facciano capo alla stessa persona, questa è riportata più volte in relazione ai possedimenti, procedendo progressivamente per numero di particella. Manca quindi il passaggio successivo costituito dalla sommatoria di valori areali e di importi per conoscere immediatamente quanto ciascuno doveva versare. Data la recente scoperta di tali registri, non è stata ancora svolta una indagine accurata al riguardo. Rimangono pertanto aperti numerosi interrogativi che possono essere spunto per nuove ricerche. Ad esempio non è chiaro il metodo di calcolo dei valori di perticato: non si sa se questi siano relativi solo alle aree edificate o anche alle aree scoperte e se siano calcolati direttamente sulla mappa, valutando quindi l’estensione planimetrica disegnata, o siano frutto di stime reali che tengano conto ad esempio del numero dei piani o delle destinazioni d’uso dei locali. L’ammontare poi del fattore di moltiplicazione a 3 £ per ogni pertica 106 riporta alla mente la tassa di «lire 3 per ogni pertica di Selciato, e Coltelato fronteggiante la casa di ognuno» 107 , aprendo quindi l’ipotesi che i valori di perticato siano relativi all’estensione della strada prospiciente le abitazioni. Si sa infatti che tale tassa doveva essere versata da tutti indistintamente, senza tener presente la reale lastricatura della strada o le esenzioni riservate agli ecclesiastici, quindi l’elencazione indistinta in questi registri di tutti i possessori riportati nell’Atlante sembra confermare questa ipotesi. Nella stessa busta dei registri 108 è presente inoltre un documento contenente il Perticato superficiale di tutto il Selciato e il Coltelato di questa città di Parma 1768 , 103 ASPr, Du Tillot, b. 10 fasc. C19 104 Z ermani P., 1982, p. 42 105 ASPr, Edilità dello Stato, b. 9 fascc. 1-2 106 Calcoli eseguiti a campione su varie aree della città. 107 ASPr, Carte Moreau de Saint-Mery, b. 13, Supplica e rappresentanza della Comunità di Parma. Citato in C anali G., S avi V., 1978, p. 216 108 ASPr, Edilità dello Stato, b. 9 Fig. 12 Nella pagina seguente. Volume 1 del registro Misura di tutta la Città di Parma. Anno 1768. ASPr, Edilità dello Stato, b. 9, fasc. 1

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