VOL1_Tesi_con copertina

1. La rappresentazione del territorio e della città 13 1. LA RAPPRESENTAZIONE DEL TERRITORIO E DELLA CITTA’ In quell’Impero, l’Arte della Cartografia giunse a una tal Perfezione che la Mappa di una sola Provincia occupava tutta una Città, e la Mappa dell’Impero tutta una Provincia. Col tempo, queste Mappe smisurate non bastarono più. I Collegi dei Cartografi fecero una Mappa dell’Impero che aveva l’Immensità dell’Impero e coincideva perfettamente con esso. Ma le Generazioni Seguenti, meno portate allo Studio della Cartografia, pensarono che questa Mappa enorme era inutile e non senza Empietà la abbandonarono alle Inclemenze del Sole e degli Inverni. Nei Deserti dell’Ovest sopravvivono lacerate Rovine della Mappa, abitate da Animali e Mendichi; in tutto il Paese non c’è altra Reliquia delle Discipline Geografiche. Jorge Luis Borges 1 La rappresentazione del territorio non è una semplice e fedele restituzione della realtà, ma è la traduzione di questa secondo convenzioni grafiche e riduzioni in scala. Non è quindi una riproduzione totalmente oggettiva, ma è mediata dalle scelte di colui che l’ha eseguita. Dall’analisi delle cartografie, è quindi possibile comprendere quale sia stata la percezione del territorio che l’uomo ha avuto nel corso del tempo e che tramite il disegno ha fissato per sempre. Il disegno infatti è espressione della cultura dominante, delle finalità e delle ragioni che stanno alla base della rappresentazione. Non sempre la finalità è stata la restituzione della realtà, ma spesso la redazione delle carte è stata subordinata a intenti di memoria dell’immagine storica, di progetto, di prodotto commerciale e ha risentito di influssi economici, politici e militari. Una particolare forma di rappresentazione del territorio è il disegno della città. Anch’esso non è mai oggettivo, ma riflette le finalità, le tecniche di rilevamento, i canoni estetici dominanti, gli influssi culturali e politici del periodo, «la città raffigurata in una carta non è mai […] “quella città”, ma l’idea spesso convenzionale che della città in una certa epoca si ebbe e che il cartografo fissò per sempre» 2 . Per arrivare alla moderna cartografia, gli studi e le sperimentazioni sono stati molteplici, sia nel campo tecnico-scientifico che in quello del disegno. Il presente capitolo vuole essere un breve excursus su quanto storicamente e tecnicamente avvenuto, per passare dalla realtà alla carta. Si intende pertanto indagare le finalità delle rappresentazioni, i diversi contenuti di volta in volta riprodotti e i metodi di restituzione adottati. 1.1. Evoluzione storica della rappresentazione del territorio e della città 1.1.1. Dalle prime rappresentazioni del territorio al Medioevo La rappresentazione del territorio ha origini antichissime che possono essere legate ai primi tentativi di governo dello stesso. Rappresentare lo spazio garantisce una forma di controllo sui confini statali e sulle proprietà private che, dopo l’inizio della coltivazione dei terreni, assunsero un rilevante peso economico. Le prime notizie pervenute risalgono ai Babilonesi 3 , ai quali è ascrivibile una 1 B orges J orge L uis , L’artefice, Adelphi, Milano 1992, dal libro inventato di un autore inventat o , S uarez M iranda , Viaj es deVar ones Pr udent es, Libro IV, cap. XLI, Lérida 1658 2 M iani U luhogian F., 1984, p. 11 3 Per la trattazione delle rappresentazioni in Mesopotamia si è fatto riferimento a M onti C., V itelli E., 1981, pp. 482-486; D occi M., M aestri D., 1993, pp. 3-7.

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