VOL1_Tesi_con copertina
140 5. L’Atlante Sardi riportante il titolo della planimetria, Piano della Città e Castello di Parma , e un disegno di rovine antiche contenente le scale grafiche espresse in tese di Francia e pertiche di Parma 110 . L’arricchimento delle tavole con disegni a bordo tavola era una prassi consolidata nel Settecento, usata nell’Atlante sia per la tavola di inquadramento che per molte delle tavole di dettaglio. Si tratta in particolare di frammenti di rovine architettoniche, derivate dal repertorio monumentale classico, o di riproduzioni di strumenti di rilievo usati nella delineazione o nel tracciamento delle mappe. Tali disegni, assimilabili in qualche misura alle vedute piranesiane di Antichità Romane , vogliono ricordare il passato romano di Parma e del suo territorio, rilanciato pochi anni prima (1747) dal rinvenimento del sito archeologico di Veleia romana sull’appennino piacentino 111 . Per quanto riguarda invece la città rappresentata, essa è orientata con il nord in alto, indicato tramite una freccia che trafigge il drappo contenente il titolo, ed è in scala 1:5000 circa. È rappresentata tutta la città interna al perimetro delle mura comprensiva del Giardino Ducale e della Cittadella. Data la ridotta scala di restituzione sono rappresentati solo gli isolati (perimetrati in rosso carminio e acquerellati a sfumo rosa inmodo da simularne il rilievo) senza distinzione tra i singoli edifici. Solo gli edifici di culto sono indicati singolarmente e sono resi riconoscibili tramite il tracciamento delle micropiante (riportanti però solo l’andamento dei muri e non la proiezione delle volte), la colorazione in giallo e il disegno di una croce nera al loro interno. Grande attenzione è data sia al disegno dei portici, indicati tramite un tratteggio rosso esterno agli edifici, che alle aree verdi. Le aree scoperte con presenza di orti o giardini sono differenziate da quelle pavimentate tramite l’acquerellatura del verde e il tracciamento dell’andamento dei viali tra gli orti. In modo particolare è curata la delineazione del Giardino Ducale, riportato nella sua corretta conformazione di viali e aiuole secondo il progetto di Petitot. Nelle aree ortive sono rappresentati anche i canali scoperti con coloritura verde-azzurra e grande risalto è dato al Torrente Parma che attraversa la città da nord a sud, all’interno del quale sono individuate anche le isole naturali presenti nel suo letto nei giorni di magra. Per quanto riguarda il territorio esterno alle mura, sono indicati i campi, le strade e le prime case suburbane. I campi sono differenziati tra quelli a prato e quelli coltivati: i primi sono restituiti con sfumature di verde e marrone, i secondi tramite tratteggi lineari di colore marrone chiaro indicanti l’orditura delle coltivazioni. Curata è anche la rappresentazione della Cittadella bastionata, indicata come Castello, collegata alla città tramite la deviazione del percorso delle mura. Sono indicate le abitazioni presenti al suo interno e i bastioni che la circondano sono restituiti riportando anche la proiezione dei tratti inclinati di muro. Le indicazioni toponomastiche riguardano in modo particolare le vie principali, cui si aggiungono quelle relative alle piazze principali, alle porte e ai luoghi più rilevanti come la Cittadella e il Giardino Reale. Passando invece alle tavole di dettaglio, che rappresentano solo gli isolati edificati escludendo il Giardino e la Cittadella, l’impostazione generale dell’impaginato rimane invariata: resta la squadratura a china nera, sopra la quale è indicato in numeri romani il numero progressivo di tavola. Solo in 10 tavole su 28 si ritrovano i disegni di corredo sopra descritti, all’interno dei quali è ripotata la scala grafica, mediamente pari a 1:850 circa, come risulta dall’analisi effettuata tramite la georeferenziazione dei singoli fogli di mappa (si veda paragrafo 6.2.1). Anche l’orientamento delle tavole è variabile; i fogli riguardanti l’Oltretorrente (I-VIII) siano orientati con il nord in alto, ad eccezione del numero VIII che presenta l’est in alto, mentre quelli riguardanti la parte destra del Torrente sono disposti in senso contrario. I fogli di mappa sono a “perimetro chiuso” o “ad isola” in quanto gli isolati sono 110 Una Pertica di Parma equivale a 3,271 m, una Tesa di Francia è pari a 1,949 m. 111 C apelli G., 1993, p. 15
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