VOL1_Tesi_con copertina

141 5. L’Atlante Sardi Fig. 15 Gian Pietro Sardi. Piano della città e Castello di Parma . 1767. Tavola I. 45,6 x 61,5 cm. China acquerellata su carta. Scansione della copia anastatica (Stampa PPS Editrice, Parma 1993) conservata presso la Biblioteca di Ingegneria e Architettura dell’Università degli Studi di Parma. Originale conservato in ASCPr, UP 9. rappresentati interamente all’interno del foglio senza continuare tra un foglio e l’altro. Per consentire l’unione tra le tavole, su ognuna è accennato anche il perimetro degli isolati riprodotti in dettaglio nelle tavole adiacenti. All’interno delle singole particelle è indicata la distinzione tra aree coperte e scoperte. Le parti edificate sono contornate con linea continua di colore rosso carminio. Tratti diversi sono utilizzati per indicare i canali – delimitati da linea nera continua se sono scoperti e tratteggiata se sono interrati – e per indicare gli edifici demoliti nella zona della Pilotta sul sito di edificazione del nuovo Palazzo Reale – rappresentati tramite linea rossa puntinata. Sempre nella zona della Pilotta sono presenti tratteggi più marcati in nero ad indicare l’andamento degli isolati nello stato di fatto ante progetto del Palazzo, ma probabilmente, data la differenza di questo tratto rispetto a quello puntinato rosso descritto precedentemente, potrebbe trattarsi di integrazioni successive, volte a riprodurre anche su questa tavola lo stato di fatto e non quello di progetto. Particolarità infatti della tavola XI è la presenza appunto del Palazzo, allora solo progettato, in luogo dello stato di fatto. Questa distorsione della realtà può essere ricondotta non tanto alla volontà di trasmettere un’immagine della città più

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