VOL1_Tesi_con copertina
164 6. Il Sistema Informativo Geografico Storico sulla città di Parma quindi il potere, testimoniando indirettamente la situazione politica, istituzionale ed economica. Anche dal punto di vista politico i catasti sono fonti interessanti. La società che li realizza è infatti espressione di un determinato disegno politico e, al tempo stesso, le forme e i contenuti del catasto sono il riflesso delle scelte dei governi che lo hanno generato. L’impostazione varia a seconda delle epoche e dei governi e testimonia le finalità dell’imposizione fiscale. Ne emerge una descrizione della realtà sociale, della città e del territorio osservabile in senso sia sincronico che diacronico. Analizzando infatti una sola fonte catastale si ha uno spaccato del territorio e della società in un’epoca ben precisa, ma dallo studio congiunto di diverse fonti, relative ad un unico ambito urbano ma corrispondenti ad epoche successive, e dei registri contenenti le mutazioni di proprietà, è possibile una lettura diacronica per ripercorrere le trasformazioni e le dinamiche che sono avvenute nel corso del tempo, dal punto di vista territoriale, economico, sociale e politico. La messa in relazione dei documenti catastali con quelli relativi ai censimenti consente indagini ulteriori sulla città dal punto di vista demografico. Se il catasto infatti permette di ricostruire la struttura delle proprietà, il censimento indaga gli abitanti dei singoli edifici, censendo tutta la popolazione presente. Sono quindi possibili indagini relative alla professione, allo stato sociale, all’età degli abitanti, con la possibilità di relazionare i dati ricavati con la dislocazione urbanistica e le condizioni abitative. La città e la società vengono così conosciute anche nella loro struttura più minuta permettendo al tempo stesso di compiere indagini a grande scala su tutta la popolazione nel suo complesso. Oltre a queste due categorie documentarie principali, per indagare la città sono importanti anche altre fonti, come licenze edilizie, rogiti, passaggi di proprietà, testamenti, ma la loro rilevanza è più circoscritta, trattandosi di fonti particolari relative ai singoli edifici e non estese con lo stesso grado di dettaglio a tutta la città. Pertanto la strutturazione data al sistema informativo, allo stato attuale ha tenuto conto dei soli catasti e censimenti, conservando comunque la possibilità di implementazione con documenti di altra natura. Come detto precedentemente, data la volontà di implementare in futuro il sistema informativo con dati ricavati da fonti ulteriori, la progettazione del sistema ha tenuto conto anche di queste soglie ulteriori. In particolare sono state individuate quattro soglie temporali principali, corrispondenti a momenti fondamentali nella storia di Parma: il 1767 che sintetizza il periodo riformistico e illuminato che vede primeggiare la figura del ministro Du Tillot durante il primo governo borbonico, il 1853 che corrisponde a un altro periodo florido per Parma rappresentato dal governo della duchessa Maria Luigia, successivo al periodo di dominazione napoleonica, il 1901 che costituisce una delle prime testimonianze della situazione post-unitaria e il 1940 che riporta l’immagine della città alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, mostrando l’evoluzione e l’ampliamento urbanistico avvenuti nei decenni di inizio Novecento. Oltre a presentare una grande rilevanza storica, queste soglie sono congegnali alla strutturazione del sistema informativo, in quanto sono ricche di documenti in termini di planimetrie, registri catastali e censimenti. Corrispondono infatti alle quattro principali fasi di catastazione della città: il 1767, anno di ultimazione dell’Atlante Sardi, cui è possibile associare il censimento del 1765; il 1853, anno di ultimazione delle operazioni catastali e censuarie luigine, intese come continuazione dei lavori napoleonici; il 1901 3 anno di aggiornamento del catasto del 1853 e il 1940 quando fu realizzata una nuova operazione catastale sulla base delle nuove normative che si stavano sviluppando a livello nazionale. 3 Non si conosce precisamente la data di realizzazione ma viene generalmente assunta intorno al 1901 con integrazioni del 1910.
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