VOL1_Tesi_con copertina
165 6. Il Sistema Informativo Geografico Storico sulla città di Parma 6.1.2. Individuazione delle relazioni tra le fonti e criteri di impostazione del data-base Anche se nelle pagine che seguiranno si analizzerà principalmente l’Atlante Sardi, esaminando tutte le operazioni occorse alla sua informatizzazione, in termini di vettorializzazione della base cartografica e di trascrizione dell’elenco dei possessori, l’organizzazione generale del SIT ha tenuto conto di tutte le fonti a disposizione sulle varie soglie storiche, per poter costruire un sistema unico e organico. È quindi necessario affrontare preliminarmente i passaggi necessari alla sistematizzazione del data-base relazionale, per poi vedere come i dati desumibili dall’Atlante Sardi siano stati inseriti al suo interno. La prima operazione effettuata è stata l’analisi sistematica di tutte le fonti a disposizione, che si è visto essere limitate per ora a catasti e censimenti, per comprendere le informazioni contenute all’interno di ognuna, la tipologia di dati presenti, l’organizzazione dei dati interna alla singola fonte e le possibili interrelazioni. L’Atlante Sardi, come già detto nei capitoli precedenti, è composto da tavole grafiche ed elenchi di possessori, è organizzato in tavole, isole e particelle, con numerazione delle isole progressiva sulla città e numerazione delle particelle progressiva su ogni isola. Pertanto ogni particella è univocamente individuata tramite la combinazione del proprio numero e del numero di isola cui appartiene. I dati presenti al suo interno sono di tipo cartografico e descrittivo. Dalla cartografia è possibile desumere la definizione di aree coperte e scoperte all’interno delle particelle, la presenza di verde, le indicazioni toponomastiche, il sistema dei canali, l’indicazione dei portici e la delineazione delle micropiante degli edifici. Dagli elenchi dei possessori si ricavano invece il nome e il cognome del possessore o l’indicazione del tipo di ente, il titolo e talvolta gradi di parentela, patronimico, titolo di godimento del bene, destinazioni d’uso della particella e quota di proprietà dell’immobile. Il collegamento tra tavole grafiche e registri avviene attraverso i numeri di particella e di isolato. Dell’Atlante Sardi originale esiste anche una copia conservata presso l’Archivio Storico Comunale di Parma. Questa contiene le 28 tavole grafiche e parte dei registri dei possessori dell’originale e rappresenta solo la definizione delle particelle e degli isolati, senza distinzione tra aree coperte e scoperte. Dato il carattere di copie e il loro presumibile uso interno agli uffici amministrativi dell’epoca, queste tavole non sono state inserite nel sistema informativo, ma sono state impiegate per dirimere le questioni più controverse relativamente all’interpretazione dei dati cartografici. Contemporaneo alla stesura dell’Atlante è il Censimento del 1765. Questo è costituito da volumi, con numeri di pagina progressivi, riportanti gli abitanti raggruppati per nuclei familiari e schedati per iniziale del cognome del capofamiglia. All’interno di ogni lettera vi è un’ulteriore suddivisione per quartiere (San Barnaba, Santo Spirito, San Francesco e Porta Nuova). Accanto ad ogni nucleo familiare è riportato il nome del proprietario dell’immobile. I dati presenti sono quindi solamente descrittivi e riguardano il nome e il cognome con eventuale titolo del proprietario dell’immobile, il nome e il cognome del capofamiglia, il nome e la relazione parentale col capofamiglia degli altri componenti del nucleo familiare, l’età, la condizione sociale e la professione, la parrocchia e la contrada di residenza. Gli edifici sono quindi identificabili solamente in virtù del nome del proprietario, tenendo presente la parrocchia e la contrada per un orientamento spaziale. Il collegamento con l’Atlante Sardi può quindi essere fatto solo in virtù del nome del proprietario, dal momento che manca ogni riferimento alle particelle grafiche. In tal modo non è sempre possibile una chiara associazione tra un immobile e i suoi abitanti. Passando alla soglia successiva si trova il catasto del 1853. Questo è costituito da tavole grafiche e sommarioni organizzati per sezioni urbane: B Stabilimenti Reali e del Governo, E della Cattedrale, F di San Sepolcro, G di San Tommaso, H di Santa Croce, A C D esterne al perimetro delle mura. In particolare i registri sono suddivisi per sezione, con numeri di pagina progressivi sulla sezione, e le tavole sono una o due per sezione, a seconda dell’estensione, per un totale di nove fogli di mappa.
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