VOL1_Tesi_con copertina
170 6. Il Sistema Informativo Geografico Storico sulla città di Parma 6.1.4. Organizzazione del SIT Il data-base che è stato realizzato è un data-base PostegreSQL, un DBMS ( Database management system ) open source che permette la gestione di data- base relazionali e di dati spaziali tramite la sua estensione postGIS. Per quanto riguarda invece la gestione tramite interfaccia grafica, sono stati utilizzati pgAdmin, ovvero un’applicazione che consente di amministrare in modo semplificato data- base di PostgreSQL, e Microsoft Access, impiegato soprattutto per la creazione di maschere per facilitare l’inserimento dati. La parte grafica è stata invece gestita e realizzata tramite ArcGIS 10.2, ottimo nella creazione degli elementi grafici e per la possibilità di eseguire interrogazioni, consentendo anche la messa a punto di WebGIS, nel caso si decida di sfruttare in questo modo il lavoro svolto. Per quanto riguarda invece la fase di strutturazione concreta del data-base, tenendo conto delle considerazioni esposte in precedenza sulla separazione tra categorie documentarie, si è effettuata una distinzione tra gli elementi grafici e quelli descrittivi. Sono quindi state create tabelle specifiche per gli elementi grafici che avessero un corrispettivo geometrico (aree, particelle, isolali, viabilità), differenziate dalle altre tramite la sigla “g_”, anteposta al nome della tabella ad indicare che sono tabelle con elementi geometrici. Dal punto di vista grafico l’unità minima è l’ area , coperta o scoperta, che individua il singolo edificio o le varie aree cortilizie e a giardino costituenti le particelle. A livello superiore alle aree si trovano le particelle grafiche , raggruppate a loro volta negli isolati . Si tratta quindi di una sorta di struttura ad albero nel senso che le entità di ordine inferiore sono contenute all’interno di quelle di ordine superiore. Tutti questi elementi sono ottenuti tramite la vettorializzazione dei fogli di mappa georeferenziati. Dal punto di vista descrittivo invece l’unità minima è stata individuata col subalterno che si collega alla tabella delle particelle catastali, contenente i dati descrittivi sulla particella in generale. Il possessore è invece relazionato con il subalterno. Per quanto riguarda le relazioni tra le tabelle, tra g_aree e g_particelle vi è una relazione n:1 che permette di associare molte aree alla stessa particella, assumendo come chiave per il collegamento il codice alfanumerico identificativo della particella. Sempre una relazione n:1 è quella che collega g_particelle a g_isolati , dal momento che ad un isolato possono corrispondere molte particelle ma non viceversa. In questo caso la relazione è esplicitata tramite il numero identificativo di isolato. Il collegamento tra le particelle grafiche ( g_particelle ) e le particelle catastali ( particelle_cat ) avviene tramite il codice della particella in una relazione 1:1. La distinzione in due tabelle separate è stata effettuata per poter inserire i dati ricavati dai registri e dalle mappe catastali in tempi differenti e lasciando comunque possibile la loro successiva associazione. È necessario quindi che la relazione sia 1:1 in quanto ad ogni poligono rappresentante la particella grafica deve corrispondere una sola particella con i dati catastali. Alla particella catastale sono inoltre collegati i relativi subalterni con una relazione 1:n tramite il codice della Fig. 2 Struttura relazionare di base del Sistema Informativo.
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