VOL1_Tesi_con copertina

173 6. Il Sistema Informativo Geografico Storico sulla città di Parma tabella delle particelle grafiche. Al suo interno si trovano una colonna contente l’identificativo progressivo univoco assegnato dal sistema all’inserimento di ogni nuova voce, il codice della particella, per consentire il collegamento con la tabella delle particelle, e la colonna ‘id_tipo’, di rimando ad un’altra tabella con l’elenco delle tipologie di subalterni, intendendo con queste l’”intera particella”, il “piano terreno”, i “piani superiori” o il numero di subalterno a seconda di quanto riportato dal catasto. Il collegamento con la tabella possessori avviene sfruttando l’id seriale di ogni subalterno, dal momento che lo identifica univocamente. TABELLA "POSSESSORI" POSSESSORI ID NOME COGNOME PATRONIMICO ID_ TIPO NOTE ID_VOLUME SESSO PERSONA_ FISICA 1 91 Antonio Grippa 17 1 m s 2 98 Giuseppe Giacopelli 17 1 m s 3 99 Compagnia d’Ogni Santi del Santissimo 20 1 n n Questa tabella contiene l’elenco di tutti i possessori presenti. È importante specificare che possessori ripetuti più volte nei registri, in quanto proprietari di più particelle, sono qui stati riportati una sola volta, considerando come criteri di unificazione la corrispondenza di nome, cognome e titolo. Per ogni possessore si riportano i dati anagrafici, ovvero nome, cognome, eventuale patronimico e genere. Per le persone giuridiche si è inserito il nome dell’ente nel campo del cognome e si è indicato genere neutro. Come dati aggiuntivi rispetto a quelli espressamente presenti sulla fonte 6 , sono stati inseriti la distinzione tra persona fisica e persona giuridica, il tipo di possessore se persona giuridica (‘id_tipo’), il volume e le note. Il riferimento al volume consente di indicare da dove è stata ricavata l’informazione sul proprietario. Si registrano infatti alcuni casi in cui i nomi dei possessori sono omessi dai registri catastali, oppure potrebbe capitare che le indicazioni fornite dai catasti risultino errate alla luce del confronto con ulteriori documenti. Per mantenere quindi la corretta corrispondenza con la fonte originaria, si evita di correggere o integrare i dati catastali con informazioni desunte da altre fonti, ma si vuole comunque fornire all’utente finale un quadro il più completo e corretto possibile. A tal fine si è deciso di implementare il data-base con ulteriori dati, qualora quelli riportati risultassero errati o addirittura mancanti, in aggiunta e non in sostituzione dei dati catastali, specificando la fonte di riferimento. La colonna ‘volume’ assolve proprio alla funzione di richiamare l’origine dell’informazione. La colonna ‘id_tipo’ rimanda invece alla tabella tipi_istituzioni in cui sono elencate le categorie dei possessori diversi dalle persone fisiche: clero secolare, clero regolare, ente locale, possessore statale, ecc., al fine di classificare tali enti. Questi dati sono stati attribuiti ai vari possessori previe analisi storiche che permettessero di conoscere, relativamente al periodo in esame, come venivano considerati gli enti citati nei registri. La classificazione delle persone fisiche avviene invece in base al titolo, nobiliare, onorifico o relativo alla professione, secondo quanto riportato dal Sardi. L’elenco dei titoli è riportato in una tabella apposita collegata a quella dei possessori. Come visto nell’analisi delle singole tabelle, a questa struttura di base sono collegate ulteriori tabelle che forniscono informazioni ricavabili direttamente o indirettamente dai catasti. Queste sono fondamentali per consentire interrogazioni più complesse, l’aggregazione dei dati in categorie differenti, oppure semplicemente per facilitare l’inserimento dei dati; in questo modo infatti l’operatore non è costretto a digitare la stessa espressione più volte, col rischio di errori di trascrizione, ma può 6 Anche il sesso non è esplicitato direttamente dalla fonte, ma è facilmente desumibile dall’osservazione del nome.

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