VOL1_Tesi_con copertina

179 6. Il Sistema Informativo Geografico Storico sulla città di Parma parametri di trasformazione, ma tale problematica non ha inficiato il risultato finale. Infatti, la presenza dei punti di legame interni alle tavole, oltre a consentirne la mosaicatura, ha permesso di applicare coerentemente la trasformazione a tutte le tavole, superando il problema del ridotto numero di GCPs. Volendo quindi applicare coerentemente a tutte le mappe la stessa trasformazione 10 senza deformazione delle planimetrie, si è deciso di utilizzare una trasformazione globale, non esatta, polinomiale di primo grado. Si sono applicate alle mappe sia una trasformazione conforme che una affine, per verificare quale portasse ad esiti con scarto minore rispetto alle coordinate geografiche attuali. Dal confronto si è visto che i risultati ottenuti erano del tutto confrontabili e con errori residui molto vicini. In virtù di queste osservazioni e dal momento che le tavole non presentavano particolari deformazioni che giustificassero l’applicazione di una trasformazione affine, si è utilizzata la trasformazione conforme, operando quindi solo in termini di traslazioni, rotazioni e variazioni di scala. In tal modo si sono potuti garantire un minore intervento sul documento originario e un maggiore rispetto dei valori dimensionali dell’Atlante. Oltre al tipo di equazione è stato necessario valutare se privilegiare nel calcolo delle trasformazioni i parametri relativi ai punti di legame tra le tavole o ai punti comuni con la cartografia attuale. È infatti possibile dare peso differente alle equazioni determinando così una maggiore coerenza interna della fonte o una migliore aderenza alla situazione attuale. Per la scelta del procedimento da adottare sono stati considerati numerosi fattori, in prima istanza quelli che incidono negativamente sulla corrispondenza tra cartografia attuale e cartografia storica, come errori di rilievo o di delineazione storica, deformazione della mappa a causa delle condizioni di conservazione, errore di interpretazione del dato storico, errori presenti nella cartografia attuale utilizzata e scarsa accuratezza nell’individuazione del punti sulla CTR, che presenta una scala minore rispetto all’Atlante. Oltre a questo, dato il numero ridotto dei punti di controllo e vedendo la precisione del disegno del Sardi e il richiamo puntuale tra le tavole ottenuto tramite il ridisegno del perimetro degli isolati anche sulle tavole limitrofe, si è supposto che l’Atlante nel suo complesso presentasse una buona coerenza interna e che risultati migliori si ottenessero dando maggior peso ai punti comuni tra le tavole. 10 I parametri di trasformazione sono stati individuati dal Gruppo di Geomatica del DICATeA, elaborando un codice di calcolo che minimizzasse la somma delle differenze di coordinate tra i punti individuati sull’Atlante e sulla CTR. Fig. 5 Individuazione dei GCPs sulla tavola XVI tramite il confronto con la CTR vettoriale del Comune di Parma.

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