VOL1_Tesi_con copertina
1. La rappresentazione del territorio e della città 18 (Insula Trapobane) e arrivava a menzionare anche la Cina. L’incompletezza del primo foglio e la mancanza della penisola iberica, lasciano supporre la presenza di un dodicesimo foglio rappresentante la Spagna, il Portogallo e la parte occidentale delle isole britanniche. Dal punto di vista cartografico la carta appare notevolmente dilatata nel senso dei paralleli, ma tale deformazione non ne inficiava lo scopo, limitato a riportare i luoghi attraversati e non a misurare il territorio. Durante tutto l’Alto Medioevo la geodesia (ovvero la scienza che studia la forma della terra e le sue dimensioni) e la cartografia persero importanza. Gli studi scientifici classici in questi ambiti vennero abbandonati e il sapere fu rinchiuso nei monasteri, ad appannaggio di pochi monaci eruditi. Il patrimonio catastale romano andò completamente perduto e prevalse l’uso di realizzare immagini fantastiche del mondo basate sulle Sacre Scritture. Unica eccezione a tale prassi si ha nel mondo arabo, che continuò gli studi scientifici in questo campo. Si ricordano Al Biruni (973-1048), che contribuì alla determinazione di latitudine e longitudine di varie località, e Al-Idrisi (1100-1172), grande geografo dell’epoca, che riprese gli studi tolemaici. Fu soltanto a partire dai primi secoli dopo il Mille, con l’inizio delle grandi imprese marinare, che la cartografia ritrovò nuovo impulso e uscì da questa situazione di abbandono. La necessità di rappresentare il mondo conosciuto ai fini della navigazione e l’introduzione di nuovi strumenti, come la bussola, portarono alla creazione delle cosiddette carte portolaniche o carte nautiche 12 , in uso dal XIII secolo. Erano carte utili alla navigazione e riportavano in dettaglio il disegno delle 12 Per la trattazione delle Carte Portolaniche si è fatto riferimento a D occi M., M aestri D., 1993, pp. 45-52; D all ’A cqua M., V ecchiarelli V.A., 1979, p. 5; M onti C., V itelli E., 1981, pp. 491-493. Fig. 4 Carta portolanica di Diego Homem, XVI secolo, Europa e Africa settentrionale. (http://it.wikipedia.org/ )
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