VOL1_Tesi_con copertina

202 6. Il Sistema Informativo Geografico Storico sulla città di Parma • “ C olona Ginepra” e “ C ollona Ginepra”, entrambe le accezioni sono state normalizzate in “ C olonna Ginevra” essendo invalse queste forme sia per il nome che per il cognome. • “ C ornazzani Salvatore” e “ C ornazani Salvatore” sono state normalizzate in “ C ornazzani ” essendo questa la forma corrente del cognome. • “ C oruzzi Francesco, don” e “ C orruzzi Francesco, don” sono state normalizzate in “ C oruzzi ”, forma corrente del cognome • “ D all ’A sta Anna, contessa” e “ D allasta Anna, contessa”, in accordo alla maggiore diffusione della forma apostrofata, si è deciso di riportare sempre quest’ultima forma. • “ G ariberti Francesco” e “ G arimberti Francesco”, si è scelto di mantenere solo la forma “ G arimberti ”, essendo invalsa nell’uso corrente. • “ G iacopelli Giuseppe” e “ G iaccoppelli Giuseppe”, si è scelta la forma corrente del cognome, “ G iacopelli ”. • “ M ilanoti Angela” e “ M ilanotti Angela”, si è riportata solo l’accezione “ M ilanotti ”, essendo questa la forma corrente. • Si è deciso di uniformare la voce “ P arella Bernardo” alle altre inerenti a “ P anella Bernardo” che compaiono nell’elenco, sulla base di considerazioni sull’unicità dell’accezione Parella e sul possesso della particella XXIII,154,33 da parte di Panella Bernardo, adiacente a quella posseduta da Parella Bernardo. • “ P ietra L onga Angel o” e “ P ietralonga Angelo”, le voci sono state uniformate in “ P ietralonga ”, in quanto dall’analisi della grafia, nella versione “ P ietra L onga ” i due termini sono riportati staccati, ma la “L” è minuscola. • “ Q uintavalle Domenico” e “ Q uintavalla Domenico”, si è riportata solo la forma “ Q uintavalle ”, forma corrente del termine. • Le due accezioni “ S an V itali Alessandro, conte” e “ S anvitali Alessandro, conte” sono state normalizzate in “ S anvitale ”. • “ S toveri Tommaso, don” e “ S tover Tommaso, don”, si è riportata solo la forma corrente “ S toveri ”. Le difformità legate invece alla presenza o all’assenza di titolo accanto a nomi e cognomi uguali non sono state normalizzate, essendo impossibile stabilire se si tratti realmente di due persone distinte o di semplici omissioni nella compilazione degli elenchi. A titolo di esempio si può notare come l’uso dei titoli di don e reverendo, che a volte sembrerebbero utilizzati in maniera interscambiabile, potrebbe in realtà indicare due appellativi onorifici corrispondenti a cariche ecclesiastiche distinte. Si registra infatti che, di norma, al ruolo di preposito, rettore e arciprete corrisponde l’appellativo di reverendo, cosa che non avviene per il titolo di don, impiegato quindi probabilmente per indicare i semplici sacerdoti secolari. Nella trascrizione si è soltanto stabilito di non riportare il titolo di reverendo, qualora indicato insieme a quello di rettore, considerando il primo come semplice appellativo onorifico del secondo. Si rimanda a studi futuri la soluzione della questione tramite ulteriori approfondimenti legati ai singoli casi. Per finire, sempre nell’ottica di non appesantire il sistema informativo attraverso l’inserimento di troppe voci diverse riferite alla stessa entità, vanificando così anche la possibilità di effettuare ricerche su dati aggregati, anche i nomi delle istituzioni sono stati uniformati cercando di evitare le leggere variazioni dello stesso presenti nel Sardi. Si riporta di seguito l’elenco delle normalizzazioni effettuate.

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