VOL1_Tesi_con copertina

206 6. Il Sistema Informativo Geografico Storico sulla città di Parma Per quanto riguarda invece i dati cartografici, questi sono stati tutti inseriti all’interno della tabella g_aree . In particolare la colonna ‘shape_geometry’ è stata creata automaticamente al momento della digitalizzazione dei poligoni in ArcGIS, contenendo tutti i dati di riferimento spaziale. Sono stati invece inserti manualmente dopo la digitalizzazione i dati relativi a numero di foglio, isolato e particella, così come leggibili sulla mappa, e le indicazioni relative all’edificazione o meno dell’area (colonna ‘coperta’) e alla sua permeabilità (colonna ‘verde’). Rispetto a questa struttura di base si registrano delle eccezioni, soprattutto in riferimento ai dati descrittivi e opportunamente segnalate nel paragrafo precedente, che sono state per quando possibile adattate alla struttura generale. Si ricordano i casi in cui i possessori sono riportati solo tramite il grado di parentela rispetto al proprietario citato (ad esempio eredi, fratelli, sorelle), senza riferimenti ulteriori al reale proprietario. In tal caso si è deciso di inserire nel campo del ‘nome’ nella tabella possessori il grado di parentela, lasciando invece nella colonna ‘patronimico’ l’indicazione del nome e del cognome del possessore cui si fa riferimento. Si vengono così a creare possessori anomali che non presentano un nome vero e proprio, ma un grado di parentela. Tuttavia si è deciso di adottare questa strategia per non perdere il dato della presenza del proprietario ulteriore relativamente a quella particella, lasciando poi a maggiori approfondimenti dei singoli casi l’individuazione dei dati anagrafici mancanti. Quindi, sia per consentire queste integrazioni che per permettere l’inserimento del nome dei possessori nei casi in cui il proprietario sia “Non Specificato” perché sostituito dal toponimo o dal nome del Santo cui l’istituzione è dedicata 19 , si è arricchita la struttura. Nello specifico è stata aggiunta la colonna ‘volume’ (e quindi il riferimento alla fonte da cui sono stati tratti i dati) nelle tabelle particelle_cat, possessori, possessori_subalterni . Questo per indicare la provenienza dei dati catastali sulla particella, del nome del possessore e della fonte che ha permesso di desumere l’associazione tra i due. Infatti potrebbero verificarsi casi in cui il nome del possessore sia già presente nell’elenco, in quanto citato dal Sardi in riferimento ad altre particelle, e che una fonte ulteriore permetta di associarlo anche ad altre particelle. Oppure il nome del possessore potrebbe anche non essere già in elenco e citato ex novo da una fonte diversa ad integrazione o correzione di quanto scritto sull’Atlante. In tal modo si preservano integri i dati ricavati dall’Atlante, lasciandone traccia anche nel caso siano errati, potendo però implementarli e correggerli potenzialmente all’infinito, specficando di volta in volta la fonte che lo permette. Per quanto riguarda invece la determinazione delle tipologie che consentano l’aggregazione dei dati in classi, queste sono state individuate in modo distinto a seconda che si trattasse di persone fisiche o giuridiche. Le prime sono state classificate tenendo conto dei titoli e distinguendo tra coloro che hanno un grado militare, coloro che svolgono professioni civili, gli appartenenti alla nobiltà e i religiosi. Le seconde invece sono state suddivise in nove tipologie: clero secolare, 19 Proprietario inserito come “Non Specificato” (N.S.) come indicato al paragrafo 6.2.3. Fig. 10 Esempio di come i dati desumibili dalla cartografia vengono inseriti all'interno delle tabelle relazionali del sistema informativo.

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