VOL1_Tesi_con copertina

209 6. Il Sistema Informativo Geografico Storico sulla città di Parma Al contrario la ricerca potrebbe essere sviluppata assumendo come dato di partenza il nome del possessore; in tal modo è possibile visualizzare sulla mappa tutti gli immobili di sua proprietà, sia su tutta la città che in un determinato intorno urbano stabilito dall’utente. Aumentando il livello di complessità dell’interrogazione, è possibile fare valutazioni per categorie: ad esempio evidenziare le particelle con colori differenti (stabiliti dall’utente) a seconda della tipologia di proprietario. Nello stesso modo è possibile distinguere proprietà religiose, proprietà ducali e proprietà di comuni cittadini, accostando questi risultati a quelli rappresentati sul Piano della Reale e Ducale Città di Parma , risalente alla fine del XVIII secolo, nel quale si osservano gli edifici campiti con colori differenti in relazione al possessore. Si può quindi fare un confronto tra le due planimetrie vedendo la variazione dei dati del Piano rispetto a quelli del Sardi, oppure verificare se le classificazioni dei proprietari fatte durante la realizzazione del sistema erano corrette e coincidevano con quelle fatte all’epoca. Molto significativa può essere la considerazione del carattere delle confraternite. Da sempre dibattuta è infatti la questione riguardante la caratterizzazione di tali istituzioni come laiche o religiose, essendo spesso presente il duplice carattere delle stesse. Il sistema informativo permette di evidenziare tutti gli edifici appartenenti ad enti confraternali e, dal confronto con la mappa del Piano , è possibile vedere per ogni singolo caso quale sia la classificazione dell’ente proprietario fatta dagli estensori della mappa. In tal modo diventa possibile aggiungere utili elementi per sciogliere eventuali dubbi sulla natura giuridica e canonica dei singoli enti in questione. Oltre a visualizzare con colori diversi sulla mappa le proprietà, è possibile anche valutare, sia in termini di percentuale che di estensione assoluta, l’ammontare dei possedimenti di ogni categoria. In tal modo si può verificare quale categoria di possessore (religiosi, laici, nobili, ecc.) avesse il maggior numero di proprietà, comprendendo così quali fossero le classi più abbienti e di conseguenza più influenti anche nel determinare le scelte del governo centrale. Tale analisi, se relazionata al pagamento di imposte connesso alle proprietà, mostra la quota di entrate erariali per ogni classe, permettendo di comprendere le ripercussioni che i provvedimenti volti all’eliminazione di esenzioni e privilegi (che in quegli anni furono largamente emanati) ebbero sulla situazione economica generale dello stato. Oltre che per categoria di possessore, tali analisi possono essere fatte anche all’interno delle singole categorie o relativamente ai singoli possessori. Interessanti sono ad esempio indagini che mostrino la suddivisione delle proprietà tra enti Fig. 12 Esempio di interrogazione condotta sulla città in base alla tipologia di possessore. Nello specifico sono evidenziati in verde le proprietà nobiliari e della Camera Ducale, in marrone le proprietà religiose e in rosa gli edifici privati.

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=